Amy Winehouse, il padre contro il docu-film sulla figlia
27 aprile 2015, ore 15:48 , agg. alle 11:16
"Amy" diretto da Asif Kapadia andrà a Cannes ma infuria la polemica
E' sicuramente stata una della cantanti più amate, discusse e di grande talento ma le polemiche attorno ad Amy Winehouse (morta il 23 luglio 2011) non si spengono. Il padre Mitch Winehouse, che peraltro è anche a capo della Fondazione benefica che porta il nome della figlia, punta il dito contro il documentario "Amy" diretto da Asif Kapadia e che sarà presentato al prossimo Festival del Cinema di Cannes che partirà il 13 maggio. "E' un documentario squilibrato, ingannevole e non racconta la verità", tuona il padre della cantante scomparsa.
In un comunicato Mitch continua a spiegare il suo punto di vista: "Ci sono interviste fuorvianti e solo a un certo numero di persone. Vengo ritratto come un padre assente ma in realtà io ed Amy ci sentivamo anche sette volte al giorno. A mia figlia non sarebbe piaciuto. Ci dissociamo". A rispondere in maniera secca e garbata ci pensa lo stesso regista Kapadia: "Quando mi hanno proposto il film ho accettato con il pieno sostegno della famiglia Winehouse".
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