Da Myazaki a Scorsese tanti vegliardi agli Oscar. Ottuagenari creativi non gettano la spugna

Da Myazaki a Scorsese tanti vegliardi agli Oscar. Ottuagenari creativi non gettano la spugna

Da Myazaki a Scorsese tanti vegliardi agli Oscar. Ottuagenari creativi non gettano la spugna Photo Credit: Fotogramma.it


Alla notte degli Oscar, il prossimo 10 marzo, corrono veri e propri mostri sacri del cinema "cineasti matusalemme" a guardare il loro certificato di nascita. Per fortuna l'età non conta davvero nulla nella conquista dell'ambita statuetta

L’età dei candidati alla notte delle stelle in Usa, uno dei temi più controversi delle presidenziali americane con in pista gli ottuagenuari Joe Biden e Donald Trump, non sembra essere un problema. Già perché nella corsa all’Oscar troviamo registi che, anagraficamente, sono ben oltre l'età della pensione.

CHI SONO

Hollywood continua a restare una città per vegliardi. Martin Scorsese 81 anni, Hayao Miyazaki 83, Wim Wenders 78: Killers of the Flower Moon, Il Ragazzo e l'Airone e Perfect Days, sono firmati da tre registi ben oltre l'età della pensione, e sono in corsa per una o più statuette ai prossimi Academy Awards. Miyazaki è candidato per il miglior lungometraggio a cartoni animati: se, come prevedibile, la prima pellicola del mago dell'animazione giapponese dal 2013 - anno in cui annunciò il ritiro dal cinema - vincerà l'Oscar, il suo autore sarà di due decenni il più vecchio nella storia della sua categoria. Killers of the Flower Moon è in corsa per ben 10 statuette tra cui quella per il miglior film mentre Scorsese è il candidato alla regia finora più anziano. Premiato alla carriera ai Producers Awards, Martin ha citato Alfred Hitchcock quando nel 1985 accettò lo stesso onore: "Quando lo ricevi devi darti un pizzicotto per accertarti che non è un premio postumo". Wenders intanto, come candidato del Giappone, è in gara tra i film internazionali con Perfect Days, mentre il Napoleone di Ridley Scott (86 anni e un nuovo Gladiatore in cantiere) gareggia per due categorie tecniche.

UN'EPOCA D'ORO DI CINEASTI MATUSALEMME

Non sono agli Oscar 2024, ma continuano dall'America a lavorare intensamente anche Michael Mann di Ferrari (81 anni), Clint Eastwood (93) e Francis Ford Coppola che ha appena finito a 84 anni il suo progetto autofinanziato Megalopolis. Sposando la tradizione del giallo con quella dei Western, Scorsese ha rivisitato nel suo ultimo film, sfidandoli, clichè e luoghi comuni del cinema americano. Ad aiutarlo nel compito è stata la tre volte premio Oscar per l'editing Thelma Schoonmaker che a 84 anni (50 dei quali collaborando con Martin) è candidata per la nona volta. Altri 'grandi vecchi' in gara includono il compositore John Williams, 92 anni, alla 54esima nomination per la miglior colonna sonora (un primato) grazie a Indiana Jones e il Quadrante del Destino, ma anche Robert DeNiro, in corsa come migliore attore non protagonista nel film di Scorsese sugli omicidi nella tribù degli Osage: il record stavolta è nell'arco di tempo intercorso tra questa e la sua prima candidatura 49 anni fa per il secondo capitolo della saga del Padrino.


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