Fabri Fibra a RTL 102.5, La musica la fai se hai un'anima
04 maggio 2017, ore 23:16
agg. 08 maggio 2017, ore 14:46
Il rapper ha presentato Live il suo ultimo album "Fenomeno" e tour in partenza a ottobre
In gran forma Fabri Fibra ha presentato con una serata speciale Live sulla prima radio d'Italia RTL 102.5 in RADIOVISIONE il suo nuovo album "Fenomeno" (già disco d'oro) e il tour che parte il 20 ottobre. Diciassette brani animati dalla voglia di dire qualcosa, dall'urgenza di comunicare: "La musica la fai se hai un'anima e sensibilità artistica", ha detto Fabri. Il rapper ha trascorso due ore intervistato da Gigio D'Ambrosio, Laura Ghislandi e rispondendo anche alle domande dei radiospettatori giunti al socil corner tra musica, internet e nuova musica. "Pamplona" in duetto con Tommaso Paradiso, leader dei Thegiornalisti, è il nuovo singolo on air dal 5 maggio.
Che fine hanno fatto i 60 provini scartati di "Fenomeno"?
Non andranno in un prossimo disco ma rimarrano in un angolino in studio. Sono spesso provini che a gruppetti hanno portato alla nascita delle canzoni del disco.
Quali sono i rapper che ti piacciono?
A me piacciono i rapper che non eseguono il compitino. Mi piacciono i rapper che hanno davvero qualcosa da dire e che non parlano solo di donne, soldi e macchine.
Che ragazzino eri?
Mi svegliavo la mattina per andare a scuola e avevo un chiodo fisso: la musica e il rap. Mi chiedevo se ce l'avrei mai fatta a farmi ascoltare. Mi chiedevo tra me e me "e se poi non ce la farai? Ce la fanno in tantissimi"...
Avevi altre passioni?
Lo skate anche se l'ho mollato a sedici anni perché finivo sempre al Pronto Soccorso (ride, ndr).
Cosa dobbiamo aspettarci dal tuo tour?
Amo molto la dimensione live e non vedo l'ora di tornare sul palco. La cosa fighissima che succede quando sono in concerto è che poi si diventa tutta una cosa con il pubblico che ti ascolta. Accadrà anche questa volta.
Che ne pensi dei social network?
Facebook, soprattutto all'inizio, incitava all'odio. Twitter è il luogo del pettegolezzo che lascia il tempo che trova. Instagram è il mondo dell'omologazione. Insomma vedo che è una dimensione molto trafficata ma poco stimolante.
Non andranno in un prossimo disco ma rimarrano in un angolino in studio. Sono spesso provini che a gruppetti hanno portato alla nascita delle canzoni del disco.
Quali sono i rapper che ti piacciono?
A me piacciono i rapper che non eseguono il compitino. Mi piacciono i rapper che hanno davvero qualcosa da dire e che non parlano solo di donne, soldi e macchine.
Che ragazzino eri?
Mi svegliavo la mattina per andare a scuola e avevo un chiodo fisso: la musica e il rap. Mi chiedevo se ce l'avrei mai fatta a farmi ascoltare. Mi chiedevo tra me e me "e se poi non ce la farai? Ce la fanno in tantissimi"...
Avevi altre passioni?
Lo skate anche se l'ho mollato a sedici anni perché finivo sempre al Pronto Soccorso (ride, ndr).
Cosa dobbiamo aspettarci dal tuo tour?
Amo molto la dimensione live e non vedo l'ora di tornare sul palco. La cosa fighissima che succede quando sono in concerto è che poi si diventa tutta una cosa con il pubblico che ti ascolta. Accadrà anche questa volta.
Che ne pensi dei social network?
Facebook, soprattutto all'inizio, incitava all'odio. Twitter è il luogo del pettegolezzo che lascia il tempo che trova. Instagram è il mondo dell'omologazione. Insomma vedo che è una dimensione molto trafficata ma poco stimolante.