''Il Santo Padre necessita ancora di terapia medica ospedaliera": le ultimissime sul Papa (in attesa del prossimo bollettino)

''Il Santo Padre necessita ancora di terapia medica ospedaliera": le ultimissime sul Papa (in attesa del prossimo bollettino)
17 marzo 2025, ore 17:45
Si parla di graduali miglioramenti. Ieri la prima foto del Papa durante il ricovero ha fatto il giro della Rete
Il Papa è ancora ricoverato in ospedale, le sue condizioni sono stabili. Lo dice l'ultimo bollettino medico, spiega che il Pontefice prosegue '' l'ossigenoterapia ad alti flussi, riducendo progressivamente la necessità di ventilazione meccanica non invasiva nelle ore notturne''.
Dal bollettino si evince che le dimissioni dall'ospedale, nonostante la prognosi sciolta, non sono imminenti: ''Il Santo Padre necessita ancora di terapia medica ospedaliera, di fisioterapia motoria e respiratoria; tali terapie, allo stato, fanno registrare ulteriori, graduali miglioramenti''.
LA PRIMA FOTO DEL PAPA IN OSPEDALE
Ha fatto il giro della Rete la foto di Papa Francesco in ospedale, di spalle. Una foto che è stata diffusa dal Vaticano nella giornata di preghiera e che mette a tacere tutte le fakenews degli ultimi tempi. Ieri, nella puntata di Che tempo che fa?, il programma di Fazio su Nove, è arrivata una lettera della Litizzetto al Papa:
"Se molli tu è come se mollasse Batman a Gotham City. C'è ancora tempo per appendere la tonaca al chiodo"
IL COMMENTO DEL CARDINALE COCCOPALMERIO
''Grande commozione'' e un misto di ''dispiacere di non poterlo vedere in volto''. Il cardinale Francesco Coccopalmerio, presidente emerito del Pontificio consiglio per i testi legislativi, con l'Adnkronos dà voce a questo mix di sentimenti all'indomani della pubblicazione della prima foto del Papa da quando e' ricoverato al Gemelli.
''Ho provato grande commozione e dispiacere di non poterlo vedere in volto ma comunque io sono tanto affezionato al Papa.
Vederlo così - osserva il porporato giurista - è stata una grande emozione e ci auguriamo di poterlo vedere meglio, con più dettagli, e in volto''.
Una foto che arriva dopo 31 giorni di ricovero. Basterà per tranquillizzare? ''Questo non posso dirlo io. Certo, non può bastare al nostro affetto, - osserva il cardinale Coccopalmerio - a quello che noi desidereremmo vedere di lui. Io tante volte lo ho abbracciato e tante volte gli ho detto che gli voglio bene. Vorrei poterglielo dire ancora. Anzi, non solo in foto ma direttamente, incontrandolo. Continuiamo a pregare il Signore affinché lo restituisca al nostro affetto''.
LEGGI ANCHE - A 31 giorni dal ricovero al Gemelli, diffusa la prima foto del Papa