Levante, Mi dissocio dalla maleducazione
31 marzo 2017, ore 16:48
agg. 03 aprile 2017, ore 15:47
La cantautrice pubblica il terzo album di inediti "Nel caos di stanze stupefacenti" il 7 aprile e parla di se stessa ma anche di santi e di Internet
Levante torna con il suo terzo disco di inediti dal titolo emblematico "Nel caos di stanze stupefacenti". Una radiografia di chi è oggi Claudia (questo il suo vero nome): "Una ragazza che si mette in discussione - racconta a RTL.it -, le stanze sono le storie che racconto e si alternano caos e silenzio". Tanti i temi toccati dalle esagerazioni social del singolo "Non me ne frega niente" all'omosessualità di "Santa Rosalia". Brani ben prodotti che ci mostrano una cantautrice matura anche nell'uso delle parole. "Nel mio singolo parlo del Web. Non sono nativa digitale lo ammetto ma credo anche che siano utili i social. Non mi piace però il cattivo uso che se ne fa. Mi dissocio dalla maleducazione virtuale". E per il prossimo Festival di Sanremo Levante risponde: "Magari ci fosse Pippo Baudo...".
Perché le stanze sono le storie che racconto e nasce dall'esigenza di raccontare il caos che nasce dal silenzio. Stupefacente perché è lo stupore che subentra quando anche in situazioni dolorose succede che la vita ti sorprende sempre.
Come nasce l'idea della copertina del disco supersexy?
E' una evoluzione. Nella copertina del primo disco "Manuale distruzione" avevo un abito di pizzo, un po' retrò, un omaggio ai miei genitori. Nel secondo disco "Abbi cura di te" ero divisa tra cuore e cervello perché cercavo di mettere in salvo i sentimenti. Infine "Nel caos di stanze stupefacenti" sono distesa per terra e vestita con semplicità proprio come faccio a casa. Insomma stavolta mi sono messa davvero a nudo.
Il tuo percorso arriva anche da collaborazioni come "Assenzio" con J-Ax, Fedez e Stash...
Con Ax ci siamo sentiti spesso e con me è stato straordinario. Ero consapevole che venivo da un mondo diverso e anche il mio pubblico di nicchia è diverso dal loro ma la proposta di collaborazione di Ax mi ha stupita e mi ha reso anche contentissima. Poi ho anche potuto scegliere la canzone, insomma mi ha inorgoglito parecchio questo duetto.
C'è anche Max Gazzè in questo disco, a quando risale la vostra collaborazione?
Max è il mio padre 'artistico'. L'ho seguito in tour, ho aperto i suoi concerti e quando ho avuto tra le mani questa canzone 'Pezzo di me' molto ironica ho subito pensato a lui.
C'è la possibilità che tu vada a Sanremo il prossimo anno?
Ambisco a quel palco a cui sono legatissima da tanti ricordi. Ho amato follemente i Sanremo di Pippo Baudo e mi piacerebbe moltissimo il prossimo anno lo presentasse lui per poter dirmi un giorno 'L'ho scoperta io Levante!'.