Matteo Salvini a RTL 102.5: "Governo PD insieme con lo scotch"
20 febbraio 2017, ore 11:23 , agg. alle 14:42
Il leader della Lega: "Le palme a Milano? Starbucks faccia caffè e lasci la cura della città ai milanesi"
Il Segretario della Lega Nord Matteo Salvini è stato ospite negli studi di RTL 102.5 durante Non Stop News intervenendo sulla questione palme in Piazza Duomo a Milano. “Non mi piace che arrivi una multinazionale e decida cosa fare in una delle piazze più belle del mondo, è come se decidessimo che McDonald’s addobba Piazza San Marco e la riempie di patatine fritte ovunque, o il Colosseo. Va bene che ‘business is business’ però Starbucks faccia il caffè, male, mi sembra, ma lasci che la cura della città spetti ai milanesi”. Sulle dinamiche interne del PD: "Il Governo è messo insieme con lo scotch, bisogna andare alle elezioni. Il Centro-Destra a livello nazionale su alcuni temi non ci possono essere le ambiguità del passato. Berlusconi? Se si votasse stamattina non saremmo alleati".
"Il fuoco si usa per le grigliate d’estate in spiaggia. Io, come tanti altri, abbiamo detto che la palma, il banano, o le canne di bambù cinesi in Piazza Duomo non c’azzeccano. - ha detto Salvini - Detto questo lo contesto culturalmente e poi tiro dritto e spero che ci rimettano qualcosa di più normale velocemente. Quelli che passano alla violenza sia contro la palma che, soprattutto, contro un essere umano sono interdetti, allo stesso livello di chi ce le ha messe le palme. Io domani faccio una conferenza stampa in Darsena a Milano per la riapertura dei Navigli perché quello, sì, è un progetto bello, studiato, strutturato.L’acqua fa parte della storia di Milano, il trasporto fluviale, detto questo io contesto l’immigrazione clandestina e chiedo espulsioni, controlli, via per via, pianerottolo per pianerottolo – ha il contratto? No? Mi segua in Questura – ma questo lo devono fare le Forze dell’ordine”.
Parliamo del PD. Non sappiamo come andrà a finire ma, banalmente, in prospettiva il Governo regge allo scossone?
In un Paese normale no, visto che il principale partito che sostiene il Governo - per altro il quarto Governo abusivo: Monti, Renzi, Letta, Gentiloni – si sta spaccando, già è un Governo che sta insieme con lo scotch, andiamo a elezioni. In un Paese normale, con la crisi economica e sociale che c’è, con 150 negozi che chiudono ogni giorno, con le partite IVA che hanno ancora lo spesometro sulle spalle, in un Paese normale il Governo si dimette e a giugno si va a votare. Invece leggo che il PD sta usando il calendario per i suoi comodi: faranno le primarie, il Congresso, poi le Amministrative, poi le Secondarie, poi, se avanza tempo, si vota, boh, nel 2035. Noi ieri e ieri l’altro eravamo in più di 1200 piazze italiane, dalla Lombardia alla Puglia, dal Lazio al Veneto, per chiedere le elezioni subito, per informare i cittadini sulle proposte della Lega, sull’Euro, sulle tasse, sul servizio militare, sulle pensioni, ma per chiedere le elezioni subito. Un Paese ostaggio delle cricche del PD, non è possibile, vogliamo andare a votare domani mattina. Abbiamo detto scegliete voi la legge elettorale, la data, i tempi, mettete insieme elezioni comunali e politiche così la gente esce di casa una domenica sola, ma fateci votare. La situazione economica sta peggiorando, la disoccupazione giovanile è al 40%, poi per carità non ho la bacchetta magica, non regalo 80 euro, ma abbiamo delle idee, copiate anche da altri Paesi al mondo, che secondo me l’Italia la farebbero ripartire. Non basta protestare, sennò ci si ferma come i Cinque Stelle a dire ‘no, no, no’ , poi vai a governare a Roma e ti incastri lì due mesi per lo stadio, tre mesi sulle polizze vita, altri tre sulla pulizia delle strade e non fai niente.
Parliamo del PD. Non sappiamo come andrà a finire ma, banalmente, in prospettiva il Governo regge allo scossone?
In un Paese normale no, visto che il principale partito che sostiene il Governo - per altro il quarto Governo abusivo: Monti, Renzi, Letta, Gentiloni – si sta spaccando, già è un Governo che sta insieme con lo scotch, andiamo a elezioni. In un Paese normale, con la crisi economica e sociale che c’è, con 150 negozi che chiudono ogni giorno, con le partite IVA che hanno ancora lo spesometro sulle spalle, in un Paese normale il Governo si dimette e a giugno si va a votare. Invece leggo che il PD sta usando il calendario per i suoi comodi: faranno le primarie, il Congresso, poi le Amministrative, poi le Secondarie, poi, se avanza tempo, si vota, boh, nel 2035. Noi ieri e ieri l’altro eravamo in più di 1200 piazze italiane, dalla Lombardia alla Puglia, dal Lazio al Veneto, per chiedere le elezioni subito, per informare i cittadini sulle proposte della Lega, sull’Euro, sulle tasse, sul servizio militare, sulle pensioni, ma per chiedere le elezioni subito. Un Paese ostaggio delle cricche del PD, non è possibile, vogliamo andare a votare domani mattina. Abbiamo detto scegliete voi la legge elettorale, la data, i tempi, mettete insieme elezioni comunali e politiche così la gente esce di casa una domenica sola, ma fateci votare. La situazione economica sta peggiorando, la disoccupazione giovanile è al 40%, poi per carità non ho la bacchetta magica, non regalo 80 euro, ma abbiamo delle idee, copiate anche da altri Paesi al mondo, che secondo me l’Italia la farebbero ripartire. Non basta protestare, sennò ci si ferma come i Cinque Stelle a dire ‘no, no, no’ , poi vai a governare a Roma e ti incastri lì due mesi per lo stadio, tre mesi sulle polizze vita, altri tre sulla pulizia delle strade e non fai niente.