Paola Barale, Con Flight 616 per viaggiare e innamorarsi
09 maggio 2016, ore 17:19
La conduttrice torna su Italia Uno per il primo adventure dating show della storia televisiva italiana
Paola Barale è pronta ai nastri di partenza, e precisamente a Linate dove l'abbiamo incontrata, per un nuovo viaggio: "Flight 616", il primo adventure dating show della storia della televisione italiana. Il nuovo format, prodotto da Magnolia, racconterà il viaggio intorno al mondo di 16 concorrenti single. Una gara lunga 45.000 km in cui si parte da soli ma si può vincere solo in coppia. "Ho accettato di condurre questo programma - ha spiegato Paola - perché racconta la mia passione, ossia i viaggi. E' un format fortissimo perché si evolve di puntata in puntata". Appuntamento su Italia uno dal 12 maggio in prima serata.
Cosa ti ha colpito di questo programma?
Innanzitutto il fatto che è imprevedibile per le storie e gli intrecci. Accadeva tutto lì in quei Paesi dove andavamo ed era bello vedere l'entusiasmo negli occhi dei partecipanti che lottavano per andare avanti e raggiungere nuove mete per viaggiare...
Non c'è solo il viaggio in ballo ma anche l'aspetto sentimentale...
Verissimo e non siamo ipocriti a nasconderlo. Diverse coppie poi si sono scoperte anche ai viaggi che facevano perché andare in giro apre la mente. Una cosa è leggere, documentarsi e un'altra è andare sul posto e vivere.
E' successo anche te?
Sì in India! Mi ero documentata molto poi l'impatto con quegli odori, i colori e la gente del posto è stato meraviglioso e magico. Lì ho capito che per quanto tu possa sapere tutto su un posto non sarà mai lo stesso di come lo vivi.
Qual è stato il momento più divertente di "Flight 616" e quello più difficile?
Bè ci sono state delle coppie che sono entrate in crisi e venivano da me - proprio da me poi - a chiedere consiglio sulla loro situazione sentimentale. Per loro sono stata una sorella maggiore! Il momento un po' più ricco di tensione è stato invece quando negli occhi dei concorrenti ho visto la delusione per non avercela fatta a continuare nel gioco.
Cosa rappresenta per te il viaggio?
Ho iniziato a viaggiare seriamente relativamente tardi. Credo che l'esperienza di andare in luoghi diversi anche solo per una settimana sia "vivere" davvero. Quella è la vera vita, un momento in cui assorbi tutto quello che ti circonda e lo interiorizzi.
Innanzitutto il fatto che è imprevedibile per le storie e gli intrecci. Accadeva tutto lì in quei Paesi dove andavamo ed era bello vedere l'entusiasmo negli occhi dei partecipanti che lottavano per andare avanti e raggiungere nuove mete per viaggiare...
Non c'è solo il viaggio in ballo ma anche l'aspetto sentimentale...
Verissimo e non siamo ipocriti a nasconderlo. Diverse coppie poi si sono scoperte anche ai viaggi che facevano perché andare in giro apre la mente. Una cosa è leggere, documentarsi e un'altra è andare sul posto e vivere.
E' successo anche te?
Sì in India! Mi ero documentata molto poi l'impatto con quegli odori, i colori e la gente del posto è stato meraviglioso e magico. Lì ho capito che per quanto tu possa sapere tutto su un posto non sarà mai lo stesso di come lo vivi.
Qual è stato il momento più divertente di "Flight 616" e quello più difficile?
Bè ci sono state delle coppie che sono entrate in crisi e venivano da me - proprio da me poi - a chiedere consiglio sulla loro situazione sentimentale. Per loro sono stata una sorella maggiore! Il momento un po' più ricco di tensione è stato invece quando negli occhi dei concorrenti ho visto la delusione per non avercela fatta a continuare nel gioco.
Cosa rappresenta per te il viaggio?
Ho iniziato a viaggiare seriamente relativamente tardi. Credo che l'esperienza di andare in luoghi diversi anche solo per una settimana sia "vivere" davvero. Quella è la vera vita, un momento in cui assorbi tutto quello che ti circonda e lo interiorizzi.
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