16 dicembre 2024, ore 12:00
La spiegazione dell'Istituto della Enciclopedia Italiana. L'anno scorso la scelta era ricaduta su 'femminicidio'
È 'Rispetto' la parola dell'anno per la Treccani.
L'Istituto della Enciclopedia Italiana ha scelto questo vocabolo "per la sua estrema attualità e rilevanza sociale".
La scelta è avvenuta nell'ambito della campagna di comunicazione #leparolevalgono, volta a promuovere un uso corretto e consapevole della lingua.
La scelta della parola Rispetto
Il Dizionario dell'italiano Treccani definisce il "rispetto" come un "sentimento e atteggiamento di stima, attenzione, riguardo verso una persona, un'istituzione, una
cultura, che si può esprimere con azioni o parole".
Il termine rispetto, continuazione del latino 'respectus', "va oggi rivalutato e usato in tutte le sue sfumature", hanno osservato Valeria Della Valle e Giuseppe Patota, condirettori del Vocabolario Treccani.
Che hanno aggiunto notando che "la mancanza di rispetto è alla base della violenza
esercitata quotidianamente nei confronti delle donne, delle minoranze, delle istituzioni, della natura e del mondo animale".
Nel comunicato diffuso poco fa si legge ancora: "È molto significativo che le
espressioni della lingua italiana che contengono questa voce siano numerosissime".
Infatti, si va "da avere rispetto per qualcuna, qualcuno o qualcosa a
mancare di rispetto, da di tutto rispetto a col rispetto dovuto, via via fino alla formula 'con tutto il rispetto', purtroppo usata spesso impropriamente nella polemica politica come premessa di attacchi verbali aggressivi, offensivi e violenti, o all'espressione uomini di rispetto, tristemente nota per aver indicato gli affiliati alla mafia".
Della Valle e Patota concludono spiegando che la decisione di indicare in 'Rispetto' la parola dell'anno intende "sottolineare da una parte la necessità di un suo uso semanticamente e civilmente corretto, dall'altra la sua funzione indicatrice di un valore da condividere nella società civile: per rispetto delle persone, delle istituzioni, delle diverse culture, dell'ambiente e di tutti gli esseri viventi".
Treccani, la parola dell'anno per il 2023 era femminicidio
Dodici mesi fa l’Istituto della Enciclopedia Italiana aveva selezionato 'femminicidio' come parola dell’anno 2023.
Una scelta per evidenziare l’urgenza di porre l’attenzione sul fenomeno della violenza di genere, per stimolare la riflessione e promuovere un dibattito costruttivo intorno a un tema che è prima di tutto culturale.
La parola dell'anno per l'Oxford Dictionary
Oxford University Press, la casa editrice del noto vocabolario di lingua inglese Oxford English Dictionary, ha scelto "brain rot" come parola del 2024.
Si tratta di un termine poco noto in Italia, che vuol dire letteralmente “putrefazione del cervello”.
Nella definizione data dai linguisti di Oxford brain rot è "il presunto deterioramento dello stato mentale o intellettuale di una persona, specificatamente come risultato di un consumo eccessivo di materiale (in particolare contenuti online) considerato superficiale o poco stimolante".