100 anni di Radio, Attilio Fontana a RTL 102.5: “La radio è un mezzo senza tempo, sarà per sempre importante per i nostri cittadini, rimarrà il principale mezzo di comunicazione”

100 anni di Radio, Attilio Fontana a RTL 102.5: “La radio è un mezzo senza tempo, sarà per sempre importante per i nostri cittadini, rimarrà il principale mezzo di comunicazione”

100 anni di Radio, Attilio Fontana a RTL 102.5: “La radio è un mezzo senza tempo, sarà per sempre importante per i nostri cittadini, rimarrà il principale mezzo di comunicazione”


06 ottobre 2024, ore 11:42 , agg. alle 14:41

RTL 102.5 festeggia i 100 anni dalla prima emissione radiofonica. In questa giornata, la prima radio d’Italia rende omaggio a un secolo di radio trasmettendo dal 39° piano di Palazzo Lombardia. Ospite della trasmissione "L’Indignato Speciale" il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.


100 anni di Radio

“È un grande piacere per me essere qui oggi. Credo che, nonostante l'evoluzione dei tempi e la sovrapposizione di tanti media, la radio rimanga e rimarrà il principale mezzo di comunicazione. È un mezzo attraverso il quale possiamo informarci sulle notizie e divertirci con le trasmissioni e la musica. Uno dei ricordi più particolari che ho è la finale di Coppa dei Campioni del 1963, tra Benfica e Milan. Frequentavo le scuole medie e ricordo che riuscii a farmi prestare una radiolina portatile con una e la portai in classe. Così, ascoltai il risultato della partita in diretta: mi sembrava di aver anticipato i tempi, una vera rivoluzione. La radio è un mezzo senza tempo, sarà sempre importante per i nostri cittadini. Un grande augurio a RTL 102.5, l’emittente più importante del nostro Paese. Continuate a informare i cittadini e, allo stesso tempo, farli divertire”.

Milano Cortina 2026

“Stiamo lavorando intensamente per le Olimpiadi. Credo che saranno una grande festa che ricorderemo a lungo. Penso che, forse, adesso sottovalutiamo l'importanza dell'evento, ma l'attenzione del mondo sarà concentrata su Milano. Vedremo i più grandi atleti del mondo competere sulle nostre piste e nei nostri palazzetti del ghiaccio”.

Milano e la Lombardia

“Milano e la Lombardia sono centrali non solo nella comunicazione, ma anche nell'economia, sia in Italia che in Europa. Sono centrali anche nella cultura e nel terzo settore, perciò la comunicazione si sviluppa dove esistono interesse, attenzione e un insieme di elementi che ne rivelano l'importanza. Non dobbiamo dimenticare le città attorno a Milano. Milano è grande, sì, ma lo è anche grazie ai territori circostanti, estremamente industrializzati e avanzati, come Bergamo, Brescia, Varese, Como, Lodi. Ognuna di queste città ha una propria specificità e grandiosità che le rende particolari. Milano è stata il laboratorio dove si è creata la vera integrazione tra Nord e Sud. Grazie ai tanti meridionali che, con il loro lavoro e dedizione, hanno contribuito a rendere grande la nostra città e la nostra regione. Chi arriva in Lombardia ha due opzioni: o si adatta al nostro modo di essere e vivere, e allora diventa più lombardo dei lombardi, oppure non lo accetta. Il nostro stile di vita è piuttosto frenetico, con una forte valorizzazione del lavoro, considerato il punto centrale della quotidianità. Chi si adatta finisce per apprezzare questo stile e ne rimane soddisfatto”.

Lo spirito lombardo

“Non dobbiamo farci prendere dall'entusiasmo e ignorare i problemi reali, ma nemmeno abbatterci. Anche quando ci fu il COVID sembrava che l'Italia e il mondo fossero crollati e che l'economia non sarebbe più ripartita. Si diceva che tutto sarebbe stato diverso, ma la realtà ora è migliore di prima. L'economia è ripartita, e le imprese hanno ripreso il loro spazio. La Lombardia ha ottenuto risultati economici tra i migliori in Europa in termini di PIL. Questi sono aspetti positivi che dobbiamo ricordare, senza dimenticare le difficoltà che affrontiamo. Con lo spirito lombardo di concretezza, determinazione e volontà, riusciremo a superare anche queste sfide con meno difficoltà. Come Regione, abbiamo fatto una scelta nel maggio 2020: abbiamo deciso di fare un grande investimento in opere pubbliche. Credevamo nella ripresa e volevamo dare un segnale di ottimismo ai nostri imprenditori, immettendo nell'economia cifre importanti. Così è stato, e da allora siamo ripartiti, ottenendo un PIL più alto rispetto ad altre aree del Paese. Non voglio sembrare un ottimista a tutti i costi, ma guardando le cose obiettivamente, la Lombardia ha dato delle risposte significative nel post-COVID, e speriamo che continui a farlo anche in futuro."


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