05 gennaio 2019, ore 10:00
Tra le cause, la disattenzione, lo scarso senso del pericolo ma anche eventi accidentali che possono avere esiti letali.
I dati del 2018 sono degli Ortopedici Traumatologi ospedalieri italiani (OTODI), che sottolineano come a volte basta una banale caduta per compromettere la funzionalità di un arto o per rimanere bloccati per un lungo periodo di tempo. Il 40% degli infortuni era rappresentato da distorsioni, il 27% da contusioni, il 12% da fratture e il 21% da lussazioni e trauma cranico. La fascia di età più colpita da incidenti da sci è quella dei 30-50 anni, composta al 65% da uomini e al 35% da donne. Mentre per quanto riguarda gli incidenti di snowboard, la fascia dei 15-30enni è quella più a rischio, sebbene si tratti di giovani abbastanza allenati. Sono incidenti, affermano gli ortopedici,chi si potrebbero evitare con buon senso e rispetto delle regole. In caso di infortunio, comunque, non sottovalutare il dolore. Gli sciatori hanno inoltre maggiori probabilità di subire lesioni agli arti inferiori, soprattutto alle ginocchia, a causa delle forze di rotazione sul ginocchio nonostante gli efficaci rilasci rilegati. Gli snowboarder, invece, agli arti superiori a causa di cadute sulle mani. Gli esperti consigliano inoltre di informarsi su come utilizzare le attrezzature in modo appropriato, controllare che gli attacchi da sci possano essere rilasciati dagli stivali quando necessario e che gli scarponi si adattino correttamente, indossare sempre un casco, seguire sempre le indicazioni e le istruzioni. Mai sciare o fare snowboard, infine, "fuori dal perimetro consigliato".