01 gennaio 2024, ore 11:00
Oltre a scegliere, con metodo proporzionale, i rappresentanti al Parlamento europeo a giugno prossimo, milioni di cittadini italiani saranno chiamati alle urne pure per una nuova tornata di voto amministrativo che interesserà diverse Regioni e Comuni capoluogo
Il 2024 è l’anno delle elezioni europee, ma non solo: milioni di cittadini italiani saranno chiamati alle urne anche per nuova tornata di elezioni amministrative che interesserà diverse Regioni e comuni capoluogo. Infatti in cinque regioni italiane si svolgono le elezioni regionali (Abruzzo, Basilicata, Piemonte, Sardegna e Umbria), mentre in oltre 3.700 comuni si vota per eleggere il sindaco e il consiglio comunale. Di questi Comuni, 27 sono capoluoghi di provincia e sei (Bari, Cagliari, Campobasso, Firenze, Perugia e Potenza) sono anche capoluogo di regione.
Le Europee
Fra il 6 e il 9 giugno si rinnovano i rappresentanti italiani al Parlamento europeo, che conta 705 deputati, di 76 italiani, eletti dai cittadini con sistema proporzionale, in cui ogni partito nazionale fa parte di un più ampio gruppo politico europeo. Per esempio, Fdi, Lega e Fi fanno parte di 3 formazioni diverse: il partito della Presidente del Consiglio appartiene al Partito dei Conservatori e dei riformisti europei (Pcre), la Lega ad Identità e Democrazia (ID), Forza Italia al Partito Popolare Europeo (PPE). Il che vuol dire che un’eventuale alleanza non si formerebbe sulla scheda elettorale, dove saranno separati, ma direttamente in Parlamento, quando i gruppi dovranno accordarsi per formare una maggioranza ed eleggere il prossimo presidente della Commissione di Bruxelles, che rappresenta il potere esecutivo dell’Ue.
L’opposizione
E le divisioni non si limitano al centrodestra. Il Pd appartiene all’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici, mentre Italia viva ed Azione, che non sono più alleati in Italia, continuano ad esserlo in Europa, dato che entrambi sono componenti del Gruppo Renew Europe. Dal suo canto il M5S non far parte di nessun gruppo, dopo che sono fallite le trattative per entrare nei Verdi.
Regionali
In Abruzzo, Basilicata, Piemonte, Sardegna e Umbria si tengono le elezioni per rinnovare il consiglio regionale ed eleggere il presidente di Regione. La prima regione a stabilire una data ufficiale per le elezioni è stata l’Abruzzo, dove si voterà domenica 10 marzo. Il candidato del centrodestra dovrebbe essere l’attuale presidente Marco Marsilio, esponente di Fratelli d’Italia che ha già ufficializzato la sua candidatura e che salvo sorprese dovrebbe essere supportato dagli altri partiti della maggioranza di governo. Lo sfidante di centrosinistra sarà l’ex rettore dell’Università di Teramo Luciano D’Amico, che dovrebbe essere sostenuto da tutti i partiti di opposizione escluso Azione.
Comunali
Le elezioni comunali invece interessano circa 3.700 comuni in tutta Italia (quasi metà dei circa ottomila totali), tra cui 27 capoluoghi di provincia di cui sei capoluoghi di Regione. Le date di queste tornate elettorali non sono ancora state stabilite, così come sono ancora da definire molti dei candidati per i capoluoghi di regione: in molte città infatti i sindaci uscenti sono al secondo mandato e quindi non potranno candidarsi alle prossime elezioni. Ad esempio a Firenze il sindaco uscente Dario Nardella (Partito Democratico) non potrà ricandidarsi. Al suo posto il partito ha puntato su Sara Funaro, attuale assessora al Welfare della giunta di Nardella. Il centrodestra invece potrebbe puntare su Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi, che però ha dichiarato che deciderà entro fine mese se candidarsi o meno.