67 anni fa la conquista dell'Everest il tetto del mondo: cinesi al lavoro per misurare la vetta

67 anni fa la conquista dell'Everest il tetto del mondo: cinesi al lavoro per misurare la vetta

67 anni fa la conquista dell'Everest il tetto del mondo: cinesi al lavoro per misurare la vetta


Durante la celebrazione della conquista dell'Everest una squadra di esperti è stata inviata da Pechino per misurare la reale altezza della cima.

67 anni fa la conquista dell’Everest

Il 29 maggio 1953, alle ore 11.30, il neozelandese Edmund Hillary e lo sherpa Tenzing Norgay completarono la prima salita dell’Everest, dopo aver scalato gli 8.848 metri della vetta più alta del pianeta ed entrando nella storia dell’alpinismo. Raggiunsero la cima attraverso Colle Sud e la cresta Sud-Est, una scelta obbligata, poiché il versante Nord era chiuso. Giunto sulla cima, in segno di ringraziamento, Edmund Hillary pose nella neve una croce. Tenzing Norgay, invece, mangiò biscotti e cioccolato. Entrambi rimasero sulla vetta per circa un quarto d’ora, prima di cominciare la discesa a valle.  

Misurazioni dell’Everest in concomitanza con ricorrenze storiche 

Un nuovo ciclo di misurazioni dell'altezza della vetta, è stato deciso da Pechino, nell'anno che segna il 65esimo anniversario dell'instaurazione di relazioni diplomatiche tra la Cina e il Nepal. Raggiunto in vetta per la prima volta ne 1953 dal neozelandese Edmund Hillary e dallo sherpa Tenzing Norgay, quest'anno l'Everest celebra anche il 60esimo anniversario della conquista del colle Nord avvenuta nel 1960, da parte di una spedizione cinese, e il 45esimo anniversario dall'annuncio della prima misurazione precisa dell'altezza della vetta, da parte della Cina.   

In corso una nuova misurazione dell’Everest 

Grazie a strumenti altamente tecnologici una squadra arrivata dalla Cina, composta da otto ricercatori e da una troupe televisiva, è al lavoro sulla cima dell’Everest per misurare con precisione l’altezza reale della cima considerata il “Tetto del mondo”, situata nella catena dell’Himalaya, al confine tra Cina e Nepal. Attualmente per la vetta, calcolando una copertura nevosa di tre metri e mezzo, viene stimata un’altezza di 8.848 metri. Da sempre l’Everest è stato al centro dell’attenzione dei topografi. I primi cicli di studio da parte di esperti cinesi, nell’era moderna, risalgono al 1949. 

Una missione cinese per scrivere una pagina di storia 

La squadra cinese che mercoledì ha raggiunto la vetta del Monte Everest, ha trovato sulla cima gli strumenti che consentono l’effettuazione dei rilievi, che erano stati montati da sei guide alpine. In corso rilievi gravitazionali, sui sistemi di navigazione satellitare globale, sulla meteorologia, sulla profondità del ghiaccio e sulla neve. Il piano originale, rimandato poi per cattive condizioni meteorologiche, prevedeva che la squadra raggiungesse la cima il 12 maggio.  


Il fascino dell’Everest dalle origini dell’Impero cinese

L'Everest è la vetta più alta del mondo. Il “Tetto del mondo” nell'Atlante dell'Impero Cinese Qing. I ricercatori cinesi sono stati i primi a condurre rilievi sulla vetta, apparsa sulle mappe dell'Impero cinese Qing nei primi del Settecento. A scoprire la montagna sono state le popolazioni che vivevano nella parte meridionale del Tibet. Il nome tibetano Qomolangma per indicare il “Tetto del mondo”, è comparso per la prima volta nel 1721 nel Huang Yu Quan Lan Tu, l'Atlante dell'Intero Territorio Imperiale. In lingua tibetana, Qomolangma rappresenta la dea madre. La montagna è conosciuta anche come Sagarmatha in nepalese. Nel 1850 alla vetta è stato attribuito il nome Everest, in onore del britannico George Everest, topografo generale dell'India che guidò una squadra per studiare l'Himalaya. 

La prima localizzazione precisa dell’Everest  

L'imperatore Kangxi (1661-1722) della dinastia Qing fu il primo a rendersi conto dell'importanza delle mappe durante la guerra. E dopo aver scoperto che a quel tempo non corrispondevano alla realtà ordinò una spedizione di controllo. Così, nel 1715, l'imperatore inviò dei topografi in Tibet e questi portarono con loro quelli che erano gli ultimi strumenti di misurazione dell’epoca che comprendevano un goniometro a semicerchio con quattro puntatori mobili. La rilevazione del 1715 è stata documentata in diverse fonti, anche se l'atlante imperiale è la prova più diretta. La mappa imperiale non fornisce, però, indicazioni sull'altezza del 'Tetto del mondo” bensì la sua localizzazione. L'atlante è il più antico documento conosciuto sul rilievo del monte Qomolangma, e precede di 140 anni quelli dell'Occidente.  



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67° anniversario
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Tetto del mondo

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