29 dicembre 2023, ore 16:30
Una bara bianca per la 26enne incinta uccisa da un uomo con cui aveva avuto una relazione. "Follia pensare di possedere una persona", ha detto il vescovo di Treviso
“La morte di Vanessa non ha senso, una brutale uccisione. E’ follia pensare di possedere una persona”: lo ha affermato il vescovo di Treviso, Michele Tomasi, durante i funerali di Vanessa Ballan, che si sono svolti all’interno del Duomo di Castelfranco Veneto. “Non c’è un motivo che giustifichi questa violenza”, ha poi proseguito l’alto prelato. A dare l’ultimo saluto alla giovane di 26 anni, incinta, uccisa davanti casa a Riese Pio X, sempre nel trevigiano, il 19 dicembre scorso dall’uomo di origine kosovara con cui aveva avuto una relazione, c’era una folla commossa. Tutti gli amici della vittima hanno indossato un nastrino rosso per dire no ai femminicidi.
Bisogna rifiutare la violenza sulle donne
"È troppo grande quanto è accaduto, è troppo al di fuori di ogni pur pessimistica previsione": ha proseguito il vescovo di Treviso, Michele Tomasi, nell'omelia del funerale di Vanessa Ballan. "Non c'è un motivo al mondo che giustifichi questo atto, questa violenza. Non c'è mai. Non c'è sicuramente nel caso di Vanessa e della creatura che lei portava in grembo". Monsignor Tomasi ha chiesto il silenzio dai clamori e dalle curiosità. Silenzio della memoria e delle emozioni più negative. Silenzio della preghiera che invoca la consolazione delle vittime e la conversione dei violenti. Non certo il silenzio della ricerca della giustizia", ha puntualizzato l'alto prelato, "e nemmeno il silenzio nell'impegno per una civiltà che rifiuti nelle parole, negli atti e nei fatti la violenza sulle donne, e che superi finalmente la follia di voler possedere una persona o di volerne determinare con la violenza le scelte e le decisioni".