12 dicembre 2020, ore 17:00
agg. 14 dicembre 2020, ore 12:54
Il 31 luglio dello scorso anno, lo sbarco di 131 migranti ad Augusta, in Sicilia, fu ritardato, l'udienza in un'aula bunker
Oggi, a Catania, la seconda udienza preliminare per la richiesta di rinvio a giudizio per sequestro di persona dell'ex ministro dell'Interno Matteo Salvini. Il caso è quello dei ritardi nello sbarco dalla nave Gregoretti di 131 migranti ad Augusta il 31 luglio 2019. Nell'aula bunker del carcere di Catania Bicocca, sono stati chiamati a deporre gli ex ministri dei Trasporti, Danilo Toninelli, e della Difesa, Elisabetta Trenta. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sarà invece sentito il prossimo 28 gennaio, alle 10.30, a Palazzo Chigi in qualità di testimone. Le altre date saranno fissate il 28 gennaio.
La difesa di Matteo Salvini
"Il video in cui il premier Giuseppe Conte parla del governo e del ruolo dell'esecutivo nella decisione sugli sbarchi in Italia di migranti come idea condivisa è nella memoria difensiva già depositata agli atti del procedimento", ha detto l'avvocato Giulia Bongiorno, difensore di Matteo Salvini. "Abbiamo salvato vite e protetto un paese, quello che non è accaduto dopo perché dopo di me ci sono stati morti annegati. Mi dispiace solo di dovere far perdere tempo a giudici, avvocati, forze dell'ordine in un'aula bunker che solitamente è impiegata per processi di mafia - ha affermato Salvini entrando nell'aula bunker del carcere - Io sono un cittadino italiano rispettoso di quello che la giustizia mi chiede per rispondere di quello che avevo promesso agli italiani di fare: bloccare il traffico di esseri umani e il business dell'immigrazione clandestina senza fare male a nessuno. Sono curioso di sentire cosa diranno in aula Conte, Di Maio, Toninelli e gli altri ministri che con me condividevano questa linea".
Le parole dell'ex ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli
"La linea del Governo era quella di fare interessare gli altri Stati europei al collocamento dei migranti. Ma ogni sbarco era un caso a parte", ha detto l'ex ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, rispondendo a una domanda dell'avvocato Giulia Bongiorno. "Ricorda di avere firmato questo divieto di ingresso, di transito e di sosta che poi viene annullato dal Tar, ricorda? C'è anche la sua firma su su questo episodio, la può riconoscere la sua firma?". Questa un'altra delle domande poste dall'avvocato Giulia a Bongiorno all'ex ministro in aula. Toninelli ha risposto: "Non ricordo, è passato tanto tempo". Non si è fatto attendere il commento del leader della Lega, Matteo Salvini: "Toninelli non c'era, e se c'era dormiva. Su due ore in aula, per un'ora e mezza ha detto che non si ricorda e che comunque non era responsabilità sua. Io mi assumo, con i colleghi che erano con me, totalmente e con orgoglio il successo delle politiche di contrasto all'immigrazione clandestina. Dal premier Conte mi aspetto la verità: dica quello che è accaduto, senza favori".
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