A Cutro trovato il corpo di un bambino in mare, le vittime ora sono 69 Photo Credit: agenziafotogramma.it
04 marzo 2023, ore 10:27
Sale ancora il bilancio delle vittime della strage di migranti di domenica scorsa sulle coste calabresi
Bilancio che purtroppo sale ancora quello del naufragio di domenica scorsa sulle coste calabresi di Cutro. Alcuni volontari hanno notato in mare a pochi metri dalla spiaggia il corpo di un bambino poi recuperato dai vigili del fuoco. Si tratta del quindicesimo minore trovato morto. Il piccolo non aveva più di tre anni. Sono quindi sessantanove, al momento, le vittime della tragedia per cui le ricerche continueranno a oltranza. Intanto resta ancora alta la polemica relativa ai soccorsi. Il governo difende la Guardia Costiera, che secondo il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini “è stata coinvolta in una squallida battaglia politica". Oggi il ministro dell’Interno Piantedosi è a Malta per incontrare i suoi omologhi di Cipro, Grecia, Malta e Spagna.
Il ritrovamento
Il corpo del piccolo è stato notato da un gruppo di volontari a pochi metri dalla riva. Questi hanno subito allertato la Guardia costiera e i vigili del fuoco, che hanno recuperato il cadavere per poi portarlo a riva. Ancora una vittima e ancora un minorenne, in questo caso di meno di tre anni.
Le ricerche
La prefettura di Crotone ha fatto sapere che le ricerche proseguiranno a oltranza anche per tutto il fine settimana. Coinvolti mezzi aerei, navali, nucleo di sommozzatori e con il personale di presidio a terra di Guardia Costiera, Questura, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco e Protezione Civile regionale.
La polemica politica
A tornare sulla polemica politica che ha fatto seguito alla tragedia di migranti è stato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. Nel naufragio in Calabria "la Guardia Costiera non è intervenuta perché non è stato lanciato un segnale di allarme e invece leggo su alcuni giornali che non abbiamo voluto salvare quelle vite: questa è una follia, ma siamo impazziti?". Mantovano ha ricordato poi al Fatto Quotidiano che "tutti i componenti del governo vogliono salvare le vite in mare". In un'intervista al Corriere della sera, invece, il ministro per la protezione civile e per le politiche del mare Nello Musumeci è tornato sulle parole del ministro dell'Interno Piantedosi. Secondo Musumeci "non rappresentano il suo pensiero. Da un bravissimo prefetto non possiamo pretendere che sia anche bravo comunicatore", spiega Musumeci, che poi continua: "Malgrado la morte imponga il silenzio e la preghiera c'è ancora chi continua con infamanti accuse. Smettiamola col tiro al piccione".