07 dicembre 2020, ore 21:00
agg. 09 dicembre 2020, ore 10:01
La famiglia è originaria della Romania, la donna è stata brutalmente uccisa a coltellate
Un altro femminicidio in Italia. Una donna di 32 anni è stata uccisa dal marito nella sua abitazione di Pescia Fiorentina.
Il delitto all'alba
Il delitto è avvenuto intorno alle 6 del mattino nella casa della coppia. Un uomo di origine romena ha ucciso la moglie, anche lei di nazionalità romena. La donna è stata aggredita e assassinata brutalmente con un coltello. Il corpo è stato trovato riverso a terra con ferite al basso ventre e al petto all'interno della depandance della villa delle quale i due facevano i custodi in località Poggio alla Pescia. È stato proprio il marito a chiamare il 112 per avvertire che c'era stata una lite in casa. La casa nella quale viveva la coppia era completamente in disordine e sono state trovate bruciature sulle suppellettili e sulla moquette. Forse l'uomo ha tentato di suicidarsi appiccando il fuoco o forse voleva cancellare le tracce del delitto.
Le parole del presidente Giani
"Le cronache - ha detto il presidente della Toscana, Eugenio Giani - riportano la terribile morte di una donna trentaduenne uccisa a colpi di coltello nella propria abitazione a Capalbio questa mattina. Non finiremo mai di condannare ogni violazione della libertà delle donne impegnandoci a estirpare il seme della violenza dalla nostra regione educando a una cultura del rispetto". "L'ennesimo femminicidio - ha affermato invece Antonio Mazzeo, presidente del consiglio regionale - adesso basta. Occorre fermare questa strage silenziosa che avviene sotto i nostri occhi e il compito primo è di noi uomini: nessuno sarà mai libero finché una donna sarà costretta a vivere nella paura".
Una strage senza fine
Secondo gli ultimi dati diffusi dall'Eures, è stabile il numero dei femminicidi in Italia. Nei primi dieci mesi del 2020 le vittime sono state 81 contro le 85 dello scorso anno. Se si sommano anche i dati degli omicidi di donne legate alla criminalità comune o a contesti di vicinato, le vittime salgono a 91. Si tratta di un omicidio ogni tre giorni. I femminicidi vengono commessi dalle persone più vicine alle donne, mariti, fidanzati, ex compagni, amanti. Lo scorso 25 novembre, in occasione della giornata contro la violenza sulle donne, è stato sottolineato come il periodo di lockdown abbia aggravato il fenomeno della violenza domestica sulle donne. La convivenza forzata, la difficoltà psicologica dovuta alla pandemia, la presenza di diverse persone in spazi ristretti sono tutti fattori che hanno acuito le tensioni e, talvolta, portato alla violenza fisica o psicologica. Non va sottovalutato il fatto che molte donne non denunciano i loro aguzzini per paura o per vergogna. Spesso anche l'accesso alle strutture sanitarie viene effettuato solo in casi gravi e le donne in molti casi non raccontano di essere state picchiate.