A Pratica di Mare si prepara l'hub dei vaccini contro il coronavirus, chi ha avuto il Covid riceverà il farmaco più tardi

A Pratica di Mare si prepara l'hub dei vaccini contro il coronavirus, chi ha avuto il Covid riceverà il farmaco più tardi

A Pratica di Mare si prepara l'hub dei vaccini contro il coronavirus, chi ha avuto il Covid riceverà il farmaco più tardi


07 dicembre 2020, ore 09:00 , agg. alle 15:04

Il commissario straordinario, Domenico Arcuri, ha detto che la campagna vaccinale inizierà a fine gennaio

Soldati in mimetica e mascherina con tanto di mitragliatrice, che circolano tra gli 'shelter' pronti ad accogliere i container con gli imballaggi delle fiale, e sullo sfondo il boato delle turbine dei Boeing. In attesa che l'ente europeo del farmaco ne autorizzi la somministrazione, la macchina della Difesa si prepara a gestire la distribuzione di milioni di dosi del vaccino nell'aeroporto militare di Pratica di Mare.


L'hub di stoccaggio

La base dell'aeronautica, che ha vinto al fotofinish la sfida con quella di Pisa nella scelta dell'hub principale per lo stoccaggio, sarà nel 2021 la fortezza del Paese da cui parte la nuova guerra al virus. Tra gli hangar di colore grigio di Pratica di Mare uomini e macchinari sono già in assetto: nell'area cargo sono predisposti gli enormi rulli di acciaio dove per tutta la primavera scivoleranno i contenitori di metallo. Negli angoli ci sono i cumuli di cinghie che bloccheranno i carichi durante i trasporti e su un altro lato le gabbie divisorie dove blindare la merce. "Bisogna preservarci da eventuali problemi che non vogliamo neppure immaginare. Il vaccino è un bene molto prezioso", spiega il Commissario per l'Emergenza Domenico Arcuri scongiurando qualsiasi pericolo legato a furti o anomale interruzioni nella catena della distribuzione della fiale che partirà il prossimo anno.


La campagna di somministrazione

Gli scenari si evolvono anche sul fronte della campagna di somministrazione e le sue modalità. "L'obbligo di vaccinarsi prevederebbe una norma di legge primaria. È un percorso che va fatto attraverso il Parlamento. Se dovesse esserci sarà per categorie ad alto rischio come i sanitari - riflette il coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Agostino Miozzo - Per gli altri, come un semplice pensionato, vale di più il convincimento. Personalmente riguardo alle vaccinazioni sono per un'idea un po' più rigida". Ciò che appare certo è che ci sarà un timing diverso a seconda delle categorie: prima gli anziani e chi lavora in Rsa e ospedali, poi la campagna di massa. "E sarà più urgente vaccinare chi non ha avuto il Covid perché non ne è immune. Per chi lo ha avuto, il periodo di immunità si conlcuderà e quindi sarà ragionevole che siano vaccinati anche loro. Ma non saranno i primi e neppure i secondi", spiega Arcuri assicurando che "tutte le persone che attraversano le nostre strade, e che non lo facciano clandestinamente, potranno essere sottoposte alla vaccinazione. Quindi anche i migranti, che hanno diritti uguali a quelli dei cittadini italiani". Se non ci saranno ostacoli dell'Agenzia europea per i medicinali, "tutti potranno vaccinarsi e gratuitamente", ripete il Commissario. Ma avverte la virologa Ilaria Capua - "Non sarà un 'liberi tutti': richiederà dei mesi e bisognerà continuare a indossare la mascherina, altrimenti chi non è ancora vaccinato potrebbe infettare gli altri". 

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