A Roma nell’aria ci sono tracce di cocaina, la centralina di Cinecittà ha rilevato concentrazioni elevate
A Roma nell’aria ci sono tracce di cocaina, la centralina di Cinecittà ha rilevato concentrazioni elevate Photo Credit: Pixabay
04 marzo 2024, ore 19:00
Lo studio del Cnr ha rilevato nell'aria di Roma elevate tracce di sostanze stupefacenti, la politica propone un'ordinanza Malamovida
Il Cnr ha riportato al Messaggero uno studio sullo stato dell’aria della capitale. Tra le sostanze rilevate, tra cui polveri sottili e inquinamento, c’è anche una concentrazione di cocaina. La centralina che lo ha rilevato si trova in via Giuseppe Belloni, a Cinecittà.
I valori
Le quantità rilevate non dovrebbero danneggiare la salute dei cittadini, ma quello che preoccupa è l’aspetto sociale: l’abuso di sostanze stupefacenti nella capitale è presente più di quanto si creda. Lo spaccio e l’uso di cocaina in determinate aree di Roma è un problema che le associazioni di zona stanno cercando di risolvere da anni, soprattutto per proteggere gli ambienti di aggregazione sociale come piazze, parchi giochi e oratori. Le tracce di cocaina, infatti, sono state rilevate proprio nelle vicinanze della parrocchia Don Bosco di Roma. Tiziana Siano, avvocato e presidente del comitato del quartiere in questione, ha dichiarato: “Qui la droga è un grande problema, sono stata ricevuta in prefettura dove ho chiesto la creazione di un osservatorio sulla legalità interforze. Qui l’illegalità è silente e quindi forse ancora più pericolosa”. Allo stesso modo Bruno Capelli, nel direttivo dello stesso comitato, ha continuato: "Serve più sorveglianza: è difficile prendere coscienza di avere i problemi proprio sotto casa. Ma va fatto”.
La reazione della politica
Alcuni politici locali propongono un’ordinanza Malamovida. Si tratta di una serie di provvedimenti che le autorità dovrebbero attuare per affrontare i problemi associati all'abuso di droghe, la prostituzione e la violenza urbana. Queste ordinanze potrebbero includere restrizioni o regolamenti specifici riguardanti le attività notturne. Le autorità locali possono imporre queste ordinanze come parte degli sforzi per affrontare i problemi sociali e criminali associati a determinate zone o contesti culturali. Francesco Laddaga, presidente del VII municipio è contrario: "I giovani hanno già vissuto tutte le restrizioni della pandemia, vogliamo un approccio diverso: chiediamo comunque maggiore attenzione e collaborazione da parte dei residenti”. E sull'osservatorio sulla legalità ha commentato: "Pronto a partire, manca soltanto la nomina dei componenti".