14 gennaio 2023, ore 13:03
Prima la lite poi i colpi d'arma da fuoco che sono costati la vita di Martina Scialdone. L'uomo si è dato alla fuga ma è stato prontamente intercettato e arrestato dalla Polizia.
È stata una scena da incubo, quella a cui hanno assistito nella tarda serata di ieri decine di persone. Un atto di violenza che è costato la vita ad una 35enne romana. La donna si chiamava Martina Scialdone, era un avvocato e lavorava in uno studio legale nella Capitale che opera nel settore della consulenza aziendale.
La ricostruzione
L'episodio è avvenuto in viale Amelia, nel quartiere Tuscolano, davanti ad un noto ristorante: un sessantunenne, aveva raggiunto la donna al locale iniziando a discutere animatamente con lei. Litigio che è proseguito all’esterno della struttura dove è andata in scena la tragedia. L’uomo ha sparato alcuni colpi di pistola, ferendo mortalmente la vittima. Inutili, infatti, i soccorsi poiché i colpi d’arma da fuoco erano troppo ravvicinati e i danni irreversibili.
Il possibile movente
Il motivo della lite sembrerebbe essere legato ad una relazione passata tra i due, probabilmente l'uomo continuava a non accettare la fine della storia. Anche se il movente è ancora da chiarire.
La fuga e poi l'arresto
Immediata la fuga in auto dell’uomo che ha costretto la Polizia ad intensificare i controlli sul territorio e cinturare la zona. Così, il pronto intervento delle forze dell’ordine ha portato all’arresto del sessantunenne in zona Fidene-Colle Salario. Sul posto sono giunte le volanti della squadra mobile e il pm del gruppo anti-violenza.