A Scampia arrivano i primi studenti della nuova sede della Facoltà della Medicina aperta nel quartiere delle Vele
A Scampia arrivano i primi studenti della nuova sede della Facoltà della Medicina aperta nel quartiere delle Vele Photo Credit: agenziafotogramma.it
17 ottobre 2022, ore 16:30
Ci sono voluti sedici anni per portare diversi dipartimenti della Facoltà di Medicina dell'Università di Napoli nel quartiere tristemente noto per la presenza di un alto tasso di criminalità; è una vittoria sul pregiudizio per il sindaco Gaetano Manfredi
Un'inaugurazione dal forte valore simbolico quella del nuovo Polo universitario di Scampia, realizzato nel luogo dove sorgeva la Vela H (uno dei famigerati agglomerati edilizi che hanno segnato per anni il profilo urbano e purtroppo anche quello umano del quartiere) e che da oggi ospiterà i corsi di laurea in professioni sanitarie dell'Università degli Studi di Napoli Federico II.
Cambiamento possibile
Un'aula magna da 520 posti, 33 aule per accogliere a regime 2660 studenti, 16 corsi di laurea triennale e 6 di laurea magistrale di Professioni sanitarie, 16 laboratori didattici, 16 ambulatori e stanze di degenza, un parcheggio sotterraneo da 90 posti auto e uno scoperto da 80 posti. Sono solo alcuni dei numeri del complesso dell'Università Federico II di Napoli inaugurato oggi a Scampia che accoglie alcuni corsi della Facoltà di Medicina. Il nuovo polo universitario, a ragione, viene salutato come un'occasione di riscatto per il quartiere che nella narrazione corrente è identificato quasi sempre con la criminalità organizzata.
Il sindaco di Napoli
Si tratta, ha spiegato in un post il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, di "un progetto fortemente voluto e di cui abbiamo accelerato la conclusione perché crediamo possa avere un impatto positivo sia per il quartiere che per l'intera area nord della città, cambiando la narrazione negativa di questi luoghi". Manfredi sottolinea che "la rigenerazione urbana di 'Restart-Scampia', il programma di riqualificazione del verde urbano, la realizzazione della pista ciclabile ed un'adeguata implementazione del sistema di trasporti hanno tutti l'obiettivo di rendere fertile un territorio dalle grandi potenzialità, portando formazione e sviluppo economico. La nostra interlocuzione costante con le realtà rappresentative del territorio - conclude il primo cittadino - ne rafforzerà i risultati in modo concreto". Nel corso del suo intervento, Manfredi, ha spiegato che "questa inaugurazione non è il successo di qualcuno, ma è la vittoria di una città, di un quartiere su un pregiudizio che Scampia fosse luogo di morte, di camorra, che fosse il posto in cui le cose non si fanno mai, dove si parla e non sia arriva mai al risultato, non è cosi". Per realizzare questo progetto così ambizioso, la comunità di Scampia non ha mai mollato, ha poi sottolineato ancora il sindaco.
Il presidente della Regione Campania
All'inaugurazione ha partecipato anche il governatore della Campania, Vincenzo De Luca che ha voluto sottolineare la complessità e la ricchezza di Scampia, che va oltre la morsa della criminalità organizzata che la stringe. De Luca, ha ricordato poi che la realizzazione del polo universitario di Scampia vale 50 milioni di euro, da qui l'appello ironico agli studenti: "Questo bel panettone rispettatelo e non devastatelo". Il vescovo di Napoli, Domenico Battaglia ha ricordato come a Scampia ( la più grande piazza di spaccio d'Europa) i giovani venivano a cercare morte e ora invece ora arriveranno qui proprio per cominciare a costruire il loro futuro
Il ministro della Ricerca e Università
Maria Cristina Messa si dice "contenta" che l'ultima uscita da ministro sia a Napoli sottolineando una coincidenza: "La prima uscita da ministro l'ho fatta un giorno 17 alla Reggia di Capodimonte ed oggi, 17, qui a Scampia". "Il mio ministero ha dato molta attenzione a questa città - ha sottolineato - ho vissuto molti luoghi in questa città, ho sempre apprezzato l'aspetto innovativo imprenditoriale, giovani entusiasti. Non solo l'ho vista ma il mio ministero posso dire che parla più napoletano che milanese". "Questa città mi invoglia a dare un augurio a tutti voi, ed è quello di tenere sempre i piedi per terra ma di volare alto", ha concluso.