24 luglio 2024, ore 16:00 , agg. alle 17:03
“E' una tragedia immane. Esprimo la mia vicinanza e solidarietà alla famiglia della vittima", così il prefetto di Napoli, Michele di Bari
Si conta la terza vittima per il crollo avvenuto a Scampia la notte tra lunedì e martedì. All'ospedale Cardarelli di Napoli è deceduta per le ferite e i traumi riportati Patrizia Della Ragione, 53 anni. Si tratta della madre di Roberto Abbruzzo, di 29 anni, la prima vittima del dramma causato dal cedimento di tre ballatoi. L'altra vittima, Margherita Della Ragione, 35 anni, era la nipote della 53enne che si è spenta questa mattina nel nosocomio partenopeo. Giuseppe e Luisa Abbruzzo, rispettivamente di 34 e 23 anni, figli di Patrizia Della Ragione, sono ricoverati nell'Ospedale del Mare, Giuseppe in gravi condizioni. Patrizia era anche la nonna di quattro dei sette bambini rimasti feriti. Intanto, nuovo sopralluogo della Procura di Napoli nella Vela Celeste, luogo della tragedia. L'area del crollo è attualmente sotto sequestro, su indicazione dei vigili del fuoco. 800 gli sfollati che hanno trascorso la notte fuori casa. 300 persone oggi potranno rientrare negli alloggi evacuati. Altre persone potranno tornare nelle loro abitazioni entro 15 giorni.
Le condizioni dei bambini rimasti feriti
Le due bambine in pericolo di vita per il crollo alla Vela Celeste di Scampia sono in rianimazione con prognosi riservata. "Presentano condizioni stabili pur nell'estrema gravita’” si legge nel bollettino medico diffuso dall'ospedale pediatrico Santobono di Napoli, dove, dopo il crollo del ballatoio nella Vela Celeste nel quartiere Scampia, sono state ricoverate le piccole. Sono stabili le condizioni di altre tre pazienti, di 10, 2 e 9 anni, ricoverate in ortopedia, sottoposte a intervento chirurgico. Le condizioni delle altre due bambine di 2 e 4 anni, ricoverate in chirurgia di urgenza, "sono stabili e in osservazione".
Parla il prefetto di Napoli
''Sono pochissime le persone sfollate dalla Vela Celeste di Scampia che hanno utilizzato le palestre messe a disposizione dalle scuole e gli spazi delle associazioni e di enti del territorio per trascorrere la notte; la stragrande maggioranza ha preferito farsi ospitare da un familiare”. Così il prefetto di Napoli, Michele di Bari, al termine di una riunione del Centro coordinamento soccorsi. "Molti ritengono che la soluzione individuata possa essere superata attraverso la scelta di un familiare. Però il pubblico ha garantito la soluzione alternativa, ha garantito pasti, il pubblico ma anche il privato hanno garantito tutto ciò che è necessario. Ci sono assistenti sociali, psicologi che sono in campo per assistere la popolazione. In queste situazioni abbiamo l'obbligo di garantire strutture alloggiative alternative adeguate, poi la persona singola sceglie per il meglio e io spero che queste scelte siano davvero per il meglio", ha sottolineato il prefetto.