“Abbiamo trovato nel suo ufficio 500 metri quadrati di progetti”: parla la figlia di Costanzo

“Abbiamo trovato nel suo ufficio 500 metri quadrati di progetti”: parla la figlia di Costanzo

“Abbiamo trovato nel suo ufficio 500 metri quadrati di progetti”: parla la figlia di Costanzo


11 agosto 2023, ore 15:30 , agg. alle 17:19

In un’intervista a La Repubblica, Camilla Costanzo racconta suo padre. Gigante della tv.

Maurizio Costanzo manca a tutti. La televisione, da quando è morto, sente troppo la sua mancanza: lui è stato l’innovatore per antonomasia. Ha sperimentato nuovi generi ed ha lanciato tanti personaggi, che vivono sotto ai riflettori ancora oggi grazie a quell’opportunità unica: un’ospitata al Parioli, durante il Maurizio Costanzo show, il passepartout per il mondo dello spettacolo.

A parlare del grande Maurizio, che avrebbe compiuto 85 anni a breve, è sua figlia Camilla in un’intervista a Repubblica. “Papà è stato prima di tutto il suo lavoro. Non ho mai conosciuto nessuno con una passione così grande per il proprio mestiere. Credo sia il motivo per cui tutti quelli che gli hanno voluto bene, gli hanno sempre perdonato le tante assenze e le distrazioni. […] Con papà non siamo mai andati al cinema, al parco o a fare una passeggiata e, se volevi vederlo, dovevi essere tu ad andare dove stava lui. Uno studio televisivo, il suo ufficio, il teatro. […] Quando è morto abbiamo trovato nel suo ufficio 500 metri quadrati di progetti, alcuni realizzati, altri ancora da realizzare. Montagne di idee che gli hanno fatto compagnia e aiutato a sconfiggere la noia”, dice.

IL RAPPORTO CON LE VACANZE

Costanzo odiava le vacanze. Per anni ha lavorato di continuo, senza mai fermarsi. Temeva di annoiarsi e quindi utilizzava tutto jl tempo a disposizione per lavorare.

“Fino a quando non ha incontrato Maria, la parola vacanza non ha mai fatto parte del suo vocabolario. Diceva che in vacanza si annoiava e siccome la noia è stato lo spauracchio della sua vita, la rifuggiva come la peste”, racconta ancora Camilla. “Maria è stata la prima persona a convincerlo a fermarsi qualche giorno in estate. Con fatica accettava di fare due passi in giardino, al limite a mettere le caviglie nell’acqua della piscina ma, la maggior parte del tempo, lo passava in camera con l’aria condizionata al massimo. Ovviamente a lavorare. Se non volevi beccarti la broncopolmonite, era necessario coprirsi prima di entrare. L’unica volta che facemmo un viaggio con lui, andammo negli Stati Uniti. Era agosto, faceva caldo e lui, invece di fare il turista, si chiudeva in albergo a guardare la televisione. È tornato in Italia con una valigia piena di nuove idee”, aggiunge. Geniale, inimitabile, al passo con i tempi: Costanzo per oltre cinquant’anni è stato un gigante della tv, del teatro e della radio (ad Rtl 102.5 conduceva un programma ed amava il contatto diretto con il pubblico). Sapeva ascoltare con attenzione tutti.


“PAPA’ ERA PIGRO”

“Papà ha passato la vita a dieta. Negli ultimi anni poi mangiava pochissimo e quasi mai carne. Diceva che invecchiava il cervello e non lo faceva pensare con lucidità”: Camilla, sempre su Repubblica, racconta sotto ogni punto di vista suo padre. “Per lui il corpo era una carrozza che lo trasportava, a cui non prestava troppa attenzione. Lo sport fa male, diceva, se sono arrivato alla mia età è perché mi sono ben guardato dal farne qualcuno. Da ragazzo sua madre lo costringeva ad andare in palestra. Allora lui usciva di casa, bagnava l’asciugamano sotto a una fontanella e poi se ne andava a scrivere al bar. Era pigro in tutto, tranne se si trattava di lavorare”, conclude.


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