Accordo Biden-Al Sisi, il valico di Rafah verrà aperto per gli aiuti umanitari. Nuovi bombardamenti su Gaza

Accordo Biden-Al Sisi, il valico di Rafah verrà aperto per gli aiuti umanitari. Nuovi bombardamenti su Gaza

Accordo Biden-Al Sisi, il valico di Rafah verrà aperto per gli aiuti umanitari. Nuovi bombardamenti su Gaza   Photo Credit: agenziafotogramma.it


19 ottobre 2023, ore 10:15

A Tel Aviv oggi è arrivato il premier britannico Sunak. Proseguono i raid israeliani su Gaza, uccisa la leader dell'ufficio politico di Hamas. Il Medio Oriente è una polveriera

VALICO PRESTO APERTO

Ci si riprova. L’Egitto ha annunciato che sarà consentito il passaggio degli aiuti umanitari per la striscia di Gaza attraverso il valico di Rafah. L’annuncio era stato dato anche nei giorni scorsi, ma la frontiera era rimasta chiusa. Decisivo, per sbloccare la situazione, un colloquio tra il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il suo omologo egiziano Abbel Fattah Al Sisi. In base all'accordo annunciato ieri, 20 camion carichi di aiuti per Gaza inizieranno a muoversi attraverso il valico di Rafah con l'Egitto venerdì. Secondo funzionari della Casa Bianca, l'Egitto deve prima riparare la strada attraverso il confine che è stata colpita negli attacchi aerei israeliani. Secondo l’ONU si dovrebbero far passare almeno 100 camion al giorno. Più di 200 camion e circa 3mila tonnellate di aiuti sono in attesa al valico di Rafah, l'unico collegamento di Gaza con l'Egitto, ha spiegato il responsabile della Mezzaluna Rossa per il Sinai settentrionale, Khalid Zayed.

LO SCACCHIERE INTERNAZIONALE

Il presidente americano Biden è tornato negli Stati Uniti. Il capo della Casa Bianca si è detto soddisfatto della missione in Medio Oriente, soprattutto per aver raggiunto l’obiettivo chiave di sbloccare gli aiuti per Gaza. Il capo della Casa Bianca ha poi negato – almeno per ora – che l’esercito americano interverrà nella zona anche se entrassero in scena le milizie filoiraniane. Il Medio Oriente è comunque una polveriera, la tensione si è ulteriormente alzata dopo l’attacco all’ospedale di Gaza, anche se con tutta probabilità si è trattato di un errore di Hamas. Le ambasciate israeliane della zona sono state prese d’assalto. Oggi a Tel Aviv è arrivato il premier britannico Sunak, la Cina ha fatto sapere che spera di collaborare con l’Egitto per portare maggior stabilità in Medio Oriente. Anche la Russia gioca un ruolo: un volo speciale da Mosca recapiterà 27 tonnellate di aiuti umanitari da consegnare ai civili di Gaza. L’occasione è servita al ministro degli esteri Lavrov per attaccare ancora una volta l’Occidente: “Come i nostri amici nordcoreani, siamo gravemente preoccupati dall'intensificazione delle attività militari di Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud nella regione e dalla politica di Washington. Ci opponiamo a questa linea distruttiva e pericolosa”.

NUOVI ATTACCHI DAL CIELO

La minacciata incursione di terra da parte di israele non si è ancora verificata. Nella notte però sono proseguiti i bombardamenti israeliani sui territori palestinesi. L'esercito israeliano in un attacco a Gaza ha ucciso Jamila al-Shanti, la vedova del coofondatore di Hamas Abdel Aziz al-Rantisi, e prima donna eletta nel 2021 nell'Ufficio politico dell'organizzazione Al-Rantisi perse la vita nel 2004 in un attacco israeliano durante la Seconda Intifada. Ucciso nella notte anche il capo dei Comitati di resistenza popolare, una delle fazioni armate di Gaza. I miliziani di Hamas, nell'attacco dello scorso 7 ottobre a Israele, con buona probabilità hanno sparato usando armi nord coreane. Lo indica - secondo i media israeliani che riprendono un'indagine condotta dalla Associated Press - un video della stessa Hamas e armi sequestrate da Israele, anche se Pyongyang - hanno aggiunto - nega di aver venduto armi all'organizzazione terroristica.


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