Acque agitate nel Pd, Zingaretti conferma le dimissioni ma avverte, non scompaio
08 marzo 2021, ore 08:00 , agg. alle 11:20
Rinnoverò la tessera del Partito Democratico, ha sottolineato il segretario dimissionario, avanzando alcune critiche
I dirigenti Dem non demordono dal tentativo di convincere Nicola Zingaretti a ritirare le dimissioni da segretario, e sperano in un suo ripensamento. Ma il governatore non sembra intenzionato a tornare indietro e rinnova le accuse. "Il Pd non è un partito del leader ma con un leader. Noi siamo tanti, domani rinnovo la tessera del Pd, non scompaio con le mie idee. Noi resteremo a fare politica con le nostre idee", dice in serata ospite di Barbara D'Urso. Programma nel quale torna "contento" nonostante le polemiche per un suo tweet a sostegno del format di Canale 5 perché "il populismo si combatte senza puzza sotto il naso". L'amarezza per il logoramento non è passata.
Zingaretti conferma le dimmisioni e critica parte del Pd
"Quello che mi ha dato fastidio è che tutti insieme abbiamo voluto che il governo Conte andasse avanti, tutto il partito ha deciso insieme. Poi quando non è andato in porto ci siamo girati e non c'era nessuno, e ci hanno accusato di "O Conte o morte", cosa che io non ho mai detto". In questa situazione si inasprisce anche il clima dentro il partito e tra i militanti che, sui social, non risparmiano insulti ai militanti dell'altrui schieramento. Anche un post delle Sardine, a seguito della manifestazione di sabato, ha accentuato la durezza dei toni. L'impasse in cui si trovano i capicorrente ha spinto molti di loro a insistere con Zingaretti per un suo ripensamento. Stefano Vaccari, responsabile organizzazione del Pd, su Il Mattino, ha esplicitamente detto di "sperare che sia ancora Zingaretti a guidare il Pd", e parole analoghe le ha dette Virginio Merola, sindaco di Bologna. Un auspicio condiviso dal capogruppo Graziano Delrio, che pure non è della maggioranza, dato che alle primarie ha sostenuto Maurizio Martina.