
Addio al test di Medicina: ecco cosa cambia con la riforma Photo Credit: Agenzia Fotogramma
06 marzo 2025, ore 18:00
La Camera si prepara ad introdurre il nuovo testo già dall’anno accademico 2025/2026. Il test sarà sostituito da un primo semestre aperto a tutti con una selezione nel secondo semestre
In seguito al via libera dello scorso 17 febbraio, la riforma della legge 264/1999 relativa al numero chiuso per la facoltà di Medicina diventa sempre più realtà. Il nuovo testo verterà sull’accesso programmato ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria e Veterinaria. La riforma, infatti, consiste nell’introduzione dell’iscrizione diretta e nell’eliminazione del test di accesso, a favore dell’effettiva ammissione solo nel secondo semestre. Nel secondo periodo, infatti, verrà effettuata una selezione sulla base di una graduatoria nazionale relativi ai Cfu, ovvero i crediti formativi: sarà necessario aver conseguito tutti i Cfu comuni nell’area biomedica, sanitaria, farmaceutica e veterinaria. Oltre a questa grande novità, verrà anche introdotta la possibilità, per gli studenti che non rientreranno nella graduatoria, di iscriversi di nuovo al primo semestre. Un altro aspetto rilevante della riforma è rappresentato dalla possibilità per lo studente di identificare, oltre all’ateneo di sua scelta, anche altre sedi universitarie dove sarebbe disposto a trasferirsi per proseguire il corso dopo aver superato il test o, in caso di esito negativo, per ripetere il primo semestre.
Le parole della ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini
«Questa è una riforma, è una rivoluzione copernicana, un salto quantico irrimandabile e lo dico con assoluta certezza. Ecco perché stiamo cercando di applicarla già dall'anno accademico 2025-2026» introduce Anna Maria Bernini, ministra dell'Università e della Ricerca, intervenendo in Aula alla Camera al termine della discussione generale sul ddl che elimina il numero chiuso per le facoltà di medicina e chirurgia. «Basta con il test general generico basato su una costosissima formazione di sottobosco. Ci sarà un semestre caratterizzante in cui lo studente si prepara, si forma determina una sua capacità di scelta. Si creerà una graduatoria basata su crediti formativi certificati che potranno essere usati anche per materie affini» ha continuato la ministra. «Il test a crocette non esiste più, il numero chiuso così come lo abbiamo conosciuto non esiste più. Abbiamo già di 30mila posti i corsi di laurea in medina e chirurgia, e continueremo nei prossimi anni, non abbiamo intenzione di fermarci. Sui decreti delegati attuativi della riforma correrò tantissimo in modo da darvi il tempo per analizzarli» ha concluso Anna Maria Bernini.