Adolescente denunciato per aver aggredito il torinese che si era fermato al semaforo giallo
Adolescente denunciato per aver aggredito il torinese che si era fermato al semaforo giallo Photo Credit: Fotogramma.it
01 dicembre 2023, ore 08:00
Ad aggredire un automobilista dopo un tamponamento a Torino, procurandogli gravi ferite, sarebbe stato un ragazzo di 16 anni, incensurato. L'adolescente, come riportano quotidiani locali, è stato denunciato per lesioni, dopo che una serie di testimoni hanno risposto all'appello della moglie del ferito
Se il presunto aggressore di Marco Nebiolo ha un nome, ma soprattutto una faccia, quella di un adolescente di 16 anni, lo si deve ai testimoni che spontaneamente, anche dopo l'appello della moglie dell'agente immobiliare di Torino di 47 anni, si sono presentati dai carabinieri e dai vigili urbani per raccontare quello che avevano visto. Ora il sedicenne è stato denunciato per lesioni aggravate, mentre la vittima è ancora ricoverata in ospedale.
IL SEMAFORO GIALLO, IL TAMPONAMENTO DELL'AUTO, L'IRA
La vicenda ha scosso i conoscenti della coppia nel capoluogo piemontese ed era iniziata venerdì scorso, intorno alle 12.50. Marco Nebiolo, membro del collegio edile dell'Api di Torino, stava percorrendo corso Unità d'Italia, alla guida della Fiat Grande Punto intestata alla sua società, la Immo Torino. All'altezza del Museo dell'auto il semaforo diventa giallo, lui frena e viene tamponato da una Citroen Xsara su cui viaggiavano un uomo, una donna e un ragazzo. Secondo il racconto dei testimoni i tre scendono e iniziano a inveire contro Nebiolo. "Perché ti sei fermato? Non era rosso!". Partono degli insulti mentre battono sul finestrino. Nebiolo intanto invia un messaggio WhatsApp alla moglie, Manuela Mareso, giornalista ed ex direttrice del giornale d'inchiesta del gruppo Abele, Narcomafie, su cui ha collaborato anche il marito: "Ho tamponato, ho chiamato i vigili, volevano menare". Dopo avere inviato il messaggio Nebiolo sarebbe sceso dall'auto e avrebbe cercato di calmare i tre. Tra di loro c'è una guardia giurata di 35 anni, un amico della madre del 16enne. È lui che si trovava alla guida della Citroen, intestata alla donna. Ad alzare le mani, sempre secondo i testimoni, invece sarebbe stato solo il ragazzo, che avrebbe colpito con un pugno al volto Nebiolo, crollato a terra battendo la testa sull'asfalto. Mentre i tre vengono identificati dalla polizia municipale arrivata sul posto, l'agente immobiliare viene trasportato al vicino Cto, dove i medici gli riscontrano una frattura al cranio e altri traumi, tra cui due grandi ematomi e lo ricoverano in prognosi riservata. Il giovane e Nebiolo non sono stati ancora sentiti dagli investigatori.
L'APPELLO DELLA MOGLIE DELLA VITTIMA
La moglie del 47enne aveva lanciato un appello: "Dopo quel messaggio non l'ho più sentito", aveva detto a un giornale locale, 'Cronaca qui', chiedendo aiuto a chi avesse visto qualcosa. Un appello che non è caduto nel vuoto. "Mio marito ricorda tutto quello che è avvenuto. L'ultima immagine che ha è di lui chiuso all'interno dell'auto - dice oggi Manuela -. Provo una tristezza infinita a sapere che è stato un ragazzo così giovane. Io che mi sono occupata di volontariato con minori a rischio mi chiedo che razza di genitori abbia e in quale degrado sia cresciuto questo ragazzo. Non sono neanche arrabbiata, anche perché questa vicenda poteva finire peggio", conclude.