15 maggio 2018, ore 12:30 , agg. alle 13:01
Era in servizio tra Kuala Lumpur e Pechino, morirono 239 persone
Il pilota del volo Malaysian MH370 scomparso sull'Oceano Indiano l'8 marzo 2014 con 239 persone a bordo ha deliberatamente eluso i radar ed ha fatto precipitare l'aereo in una missione suicida pianificata a lungo: ne e' convinto il team di inquirenti che ha cercato di risolvere il mistero del Boeing 777 della Malaysia Airlines, incluso Martin Dolan, l'uomo che ha guidato le vane ricerche sottomarine dell'aereo. Secondo la ricostruzione, il comandante Zaharie Amad Shah ha indossato una maschera dell'ossigeno prima di depressurizzare l'aereo per rendere i passeggeri e l'equipaggio privi di conoscenza. Si stava suicidando e stava uccidendo anche tutte le altre persone a bordo. Gli inquirenti escludono la pista dell’attentato, nessuno ha mai rivendicato l’azione. Se le cose sono realmente andate come pensano gli esperti, si tratterebbe quindi di un episodio molto simile a quello del volo Germanwings 9525 in servizio tra Barcellona e Duesseldorf, fatto precipitare sulle Alpi di Provenza francesi dal copilota, il tedesco 27enne Andreas Lubitz, nel marzo 2015.