Aereo precipitato a Milano: il pilota aveva chiesto alla sala radar di rientrare a Linate

Aereo precipitato a Milano: il pilota aveva chiesto alla sala radar di rientrare a Linate

Aereo precipitato a Milano: il pilota aveva chiesto alla sala radar di rientrare a Linate


04 ottobre 2021, ore 15:00 , agg. alle 15:22

Oggi nuovo sopralluogo dei pm nel comune di San Donato mentre in mattinata si è tenuto un vertice tra inquirenti e investigatori

L’aereo da turismo, precipitato ieri nel comune di San Donato Milanese, alle porte del capoluogo lomabrado, era già in fiamme prima dell'impatto. Bisognerà attendere l'analisi della scatola nera per chiarire le cause della sciagura. Oggi nuovo sopralluogo dei pm sul luogo del disatro, mentre in mattinata si è tenuto un vertice tra inquirenti e investigatori. Tra i prossimi passi dell'inchiesta, avvita dalla procura di Milano per disastro colposo,  l'acquisizione delle registrazioni delle comunicazioni con la sala radar di Linate. Dopo la partenza l’aereo da turismo, diretto in Sardegna, stava virando verso destra in modo non previsto dalla rotta, quando il pilota, il 68enne Dan Petrescu, ha chiesto di  tornare verso lo scalo. E' quanto si è appreso oggi, in merito allo schianto contro un edificio in fase di ritrutturazione.  Nell'incidente hanno perso la vita, oltre al pilota, altre sette persone, tra cui un neonato.


Cosa è accaduto dopo la partenza

Ieri, tre minuti dopo il decollo, esattamente alle 13.04, l’aereo da turismo che avrebbe dovuto raggiungere dopo il decollo quota 5mila piedi si trovata a un’altezza di 3500-4000 piedi. Prima anomalia. Poi il velivolo, diretto a Olbia, ha virato verso destra in modo persistente. Seconda anomalia. Gli aerei che partono da Linate, infatti, procedono tutti verso nord e poi virano inizialmente a destra, ma solo per un tratto e poi si dirigono verso sud. La sala radar, accortasi della anomalia, ha contattato subito il pilota. "Little deviation" ha detto quest’ultimo, senza dare ulteriori spiegazioni. Successivamente, paliamo comunque di secondi, il pilota ha chiesto quello che in gergo tecnico si chiama un "vettore", ossia uno spazio e delle coordinate per rientrare nello scalo. Il resto è storia nota. Il tempo per dare l’allarme non c’è stato, perché l’aereo in caduta verticale si è schiantato contro un edificio, in cui fortunatamente non vi era alcuno. Dopo meno di un minuto dalle ultime parole pronunciate dal pilota il velivolo è uscito dai radar. L'Agenzia nazionale per la sicurezza al volo, dopo l'incidente, ha aperto un’inchiesta alla quale parteciperanno anche investigatori di Romania, Svizzera e Canada, vale a dire i paesi di immatricolazione e costruzione del velivolo e di costruzione del motore.



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