Afghanistan, la missione italiana è conclusa ufficialmente. Ministro Guerini, ma l'impegno continua
30 giugno 2021, ore 13:30 , agg. alle 14:06
Con il rientro dell'ultimo uomo del contingente italiano, ieri sera, il nostro Paese ha ultimato il ritiro delle truppe ma il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ribadisce che l’impegno continua. Un ritiro che avviene poche settimane dopo la cerimonia dell’ammaina bandiera, a Camp Arena (Herat), che RTL102.5 ha raccontato in diretta con la direttrice delle news Ivana Faccioli
Si è conclusa ufficialmente la missione italiana in Afghanistan. Con il rientro dell'ultimo uomo del contingente italiano, l’arrivo nella serata di ieri, all'aeroporto militare di Pisa del Generale di Brigata Beniamino Vergori, Comandante del Contingente, e degli ultimi militari che erano ancora schierati ad Herat. Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini sottolinea l’operato delle nostre Forze Armate e assicura che l’impegno in Afghanistan continuerà in altre forme.
GUERINI, CHIUSA LA MISSIONE ITALIANA IN AFGHANISTAN L’IMPEGNO CONTINUA
Dopo il ritorno in Italia delle ultime truppe italiane ancora di stanza a Herat, il ministro della Difesa Lorenzo Guerini tira un bilancio “Con il rientro dell'ultimo uomo del contingente italiano, è terminato in totale sicurezza un imponente sforzo logistico e operativo condotto con puntualità e sicurezza dalle nostre Forze Armate. Non termina però l'impegno della comunità internazionale, Italia in primis, per l'Afghanistan che continuerà in altre forme, a partire dal rafforzamento della cooperazione allo sviluppo e al sostegno alle istituzioni repubblicane afghane". Il ministro Guerini commenta così l'arrivo nella serata di ieri presso l'aeroporto militare di Pisa del Generale di Brigata Beniamino Vergori, Comandante del Contingente, e degli ultimi militari che erano ancora schierati nella base di Camp Arena. "Un momento toccante e straordinario con la chiusura di un capitolo significativo della nostra storia - ha continuato Guerini - terminano 20 anni di sforzo nazionale che hanno visto la dedizione e lo spirito di sacrificio dei nostri oltre 50.000 uomini e donne in divisa che si sono avvicendati in questi lunghi anni” e ricorda, il ministro, con “gratitudine i 723 feriti e con profonda commozione le 53 vittime italiane che hanno perso la vita al servizio della Repubblica e per portare stabilizzazione e pace in Afghanistan". L'operazione di rientro si è contraddistinta per la sua complessa natura operativa e logistica, comprendendo tutto lo spettro delle attività operative militari. Uno sforzo significativo per il Comando Operativo di Vertice Interforze (Coi) che l’ha pianificato, condotto e che ha richiesto un'attenta e costante analisi di tutti gli aspetti prettamente operativi legati alla difesa e protezione del Contingente.
AFGHANISTAN, COME CONTRIBUIRA’ L’ITALIA
L'impegno italiano in Afghanistan, così come annunciato dal ministro della Difesa lo scorso 8 giugno nel corso della cerimonia dell'ammainabandiera presso la base italiana nel Paese asiatico, continuerà non solo sotto il profilo delle attività di cooperazione allo sviluppo e rafforzamento delle istituzioni ma anche nell'addestramento e potenziamento delle forze di sicurezza afgane, per non disperdere i risultati ottenuti finora.