29 novembre 2022, ore 19:00 , agg. alle 19:58
Fermato per il delitto Adriano Vetro, 47 anni. L'uomo è stato rintracciato dalle forze dell'ordine nella sua abitazione. Sequestrata l'arma che sarebbe stata usata per compiere il delitto
Aveva 65 anni il cardiologo assassinato nel suo studio a Favara, davanti agli impiegati della clinica, in un momento in cui la struttura non aveva ancora aperto le porte ai pazienti. Gaetano Alaimo, un professionista stimato e molto conosciuto in città, è stato ucciso con un colpo di pistola, sparato al torace da distanza ravvicinata. Inutile l'intervento dei sanitari, il cardiologo non ha avuto scampo. Il presunto killer, Adriano Vetro, paziente di vecchia data dello specialista, che non aveva fissato alcun appuntamento, si è presentato al Poliambulatorio di via Bassanesi e ha aperto il fuoco. Il 47enne, incensurato, tornato a casa dopo il delitto, è stato fermato dai carabinieri, con l’accusa di omicidio premeditato. Nell’abitazione in provincia di Agrigento, in cui l’uomo è stato rintracciato dalle forze dell'ordine, nell'arco di breve tempo, è stata trovata e sequestrata la pistola che sarebbe utilizzata per compiere l’omicidio. Prima del delitto, avvenuto nel pomeriggio, non vi sarebbe stata alcuna discussione tra Adriano Vetro e la vittima, in base a quanto hanno riferito testimoni. Pare, invece che in passato vi fossero stati dissapori tra i due. Vetro è stato sottoposto a un lungo interrogatorio nella caserma dei carabinieri di Favara, dal procuratore aggiunto di Agrigento Salvatore Vella e dai carabinieri coordinati dal maggiore Marco La Rovere. Ancora da chiarire il movente. Le indagini sono state appena avviate. Sgomento a Favara per l'accaduto.
Parla il sindaco di Favara, stanchi di troppa violenza
"Solo questa mattina avevo preso posizione in seguito all'intimidazione subita da un imprenditore, la cui auto e il garage erano stati raggiunti da colpi di pistola, chiedendo collaborazione ai cittadini e ribadendo che Favara respinge ogni forma di violenza e sopraffazione. Ora un nuovo fatto di sangue funesta la nostra città, e ci lascia attoniti. Non ne conosciamo i motivi, se la violenza può averne, ma è nostro compito farci portatori della voce di tanti cittadini che sono preoccupati e stanchi. Serve un importante passo avanti da un punto di vista culturale, ma per farlo abbiamo bisogno, lo dico ancora una volta, dello Stato". Così dopo l’omicidio del cardiologo Gaetano Alaimo, il sindaco di Favara Antonio Palumbo.