14 febbraio 2019, ore 16:00
Emerge dal rapporto di Coldiretti, Eurispes e Osservatorio sulla criminalità nell'agroalimentare
Sale del 12,4% il business delle agromafie nel 2018, per un totale di 24 miliardi e mezzo di euro. Emerge dal rapporto di Coldiretti, Eurispes e Osservatorio sulla criminalità nell'agroalimentare. Una rete criminale che va dalla produzione al trasporto, dalla distribuzione alla vendita. Il risultato sono la moltiplicazione dei prezzi per i consumatori e gravi danni di immagine per il Made in Italy e i rischi per la salute, con 399 allarmi nel corso dell'anno. A tal proposito, fra le truffe più comuni, lo sbiancamento della mozzarella con la soda, il pesce rinfrescato – per così dire – chimicamente, il vino zuccherato, secondo una pratica illegale in Italia. Ancora, l’olio reso più verde e accattivante con la clorofilla e il pane cotto in forni alimentati con legno tossico, proveniente da mobili laccati, contaminati da vernici. Coldiretti, infine, segnala anche il rischio del mafia-style, ristoranti e prodotti con nomi che richiamano alla criminalità organizzata.