Al Centro cardiologico Monzino di Milano al via oggi la sperimentazione del "vaccino anti-infarto"
Al Centro cardiologico Monzino di Milano al via oggi la sperimentazione del "vaccino anti-infarto"
11 marzo 2022, ore 10:09 , agg. alle 11:13
Lo studio interesserà 10.000 persone in tutto il mondo. Tre i pazienti arruolati in Italia. Il farmaco viene impiegato per ridurre i livelli di colesterolo cattivo, LDL-c, considerato la principale causa degli eventi ischemici come infarto e ictus
Inizia oggi al Centro cardiologico Monzino di Milano la sperimentazione del farmaco che potrebbe rappresentare la vera novità per combattere gli eventi cardiovascolari gravi e che è stato ribattezzato il “vaccino anti-infarto". In realtà non si tratta di un vero e proprio vaccino, ma di un farmaco, l' Inclisiranl, che dimezza i livelli di colesterolo cattivo, Ldl, alla base del appunto delle patologie ischemiche.
In Italia si partirà da 3 pazienti
Lo studio coinvolgerà 10.000 persone in tutto il mondo, mentre in Italia sono 3 i pazienti arruolati. La prima sarà una donna con alle spalle un grave infarto e che nonostante la terapia continua ad avere livelli molto alti di colesterolo rispetto ai valori di soglia. “Siamo particolarmente contenti di aver iniziato con un soggetto di sesso femminile perche' negli studi clinici le pazienti sono spesso sotto-rappresentate nonostante abbiano un rischio cardiovascolare sovrapponibile a quello degli uomini", dicono le tre ricercatrici che prendono parte al lavoro, Elisabetta Salvioni, Fabiana De Martino e Irene Mattavelli.
Come funziona il farmaco
A spiegare il funzionamento del farmaco e gli obiettivi della ricerca è il direttore del Dipartimento di Cardiologia Critica e Riabilitativa Monzino, Piergiuseppe Agostoni: “E’ noto come l'LDL-C giochi un ruolo chiave nello sviluppo e la progressione delle malattie cardiovascolari e aterosclerotiche ed è dimostrato che, abbassandone i livelli nel sangue, si ottiene una riduzione della loro incidenza e della mortalità”. “Un effetto che è ancora più importante nei soggetti più a rischio, come chi ha già sperimentato un evento cardiovascolare - prosegue Agostoni - Sono proprio questi i pazienti su cui si focalizza questo studio. Ad oggi infatti, pur avendo a disposizione un'ampia gamma di farmaci anticolesterolo, tra cui le note statine, i target di LDL-C desiderabili per ridurre il rischio di recidive sono spesso difficili da ottenere". Secondo Massimo Mapelli, membro dello staff dello studio al Monzino , l’Inclirisan è una delle innovazioni più importanti in ambito di prevenzione cardiovascolare ed è capostipite di una nuova classe di farmaci anticolesterolo, che agiscono con un meccanismo di silenziamento genico". “Si tratta di molecole che interferiscono in modo mirato su specifici target disattivandoli, e dunque, per cosi' dire, mettendoli a tacere- sottolinea Mapelli - Inclirisan e' ancora piu' interessante perche' silenziando una sequenza di RNA messaggero (mRNA) a livello dell'epatocita (cellula del fegato), attraverso una serie di meccanismi a cascata, produce una riduzione molto importante dei valori di colesterolo”. Insomma, sarà una nuova arma per combattere l’infarto e l’ictus, considerati tra le prime cause di morte nel mondo. Si calcola che entro il 2030 saranno 24 milioni le persone che ogni anno moriranno per eventi cardiovascolari.