24 luglio 2021, ore 09:00
Due i nodi non risolti, se ne parlerà durante il G20 dei capi di stato e di governo, si tratta del il riscaldamento globale e del l’eliminazione del carbone dai processi produttivi
15 PAESI VOGLIONO INCIDERE CON PIU’ FORZA SUL RISCALDAMENTO GLOBALE
Tutti hanno detto che vogliono rispettarlo. Ma 15 paesi, fra i quali Usa, Europa, Giappone e Canada, hanno detto che vogliono fare di piu': puntare a rimanere entro 1,5 gradi di riscaldamento nella decade. Cinque paesi, fra i quali Cina, India e Russia, hanno detto invece che non se la sentono di dare questa accelerata: la loro economia non consente questa scelta , e preferirebbero ribadire quanto scritto nell'Accordo di Parigi". Al G20 Ambiente ha detto ancora Cingolani, volevamo essere piu' ambiziosi sulla decarbonizzazione, ma oltre non si poteva andare oltre - ha aggiunto il ministro -. Cosi' abbiamo rinviato la decisione a un livello politico piu' alto, quello dei capi di stato e di governo".
L’ACCORDO SU 58 PUNTI NEL DOCUMENTO CONCLUSIVO
"Abbiamo comunque raggiunto l'accordo su 58 punti del documento finale - ha proseguito Cingolani -: Era la prima volta che a un G20 clima ed energia venivano trattati assieme. Qui a Napoli abbiamo negoziato due giorni e due notti di seguito, e'stata una maratona estenuante. Ma abbiamo ottenuto un accordo Senza precedenti". "Abbiamo concordato sull'accelerazione del passaggio alle energie pulite in questa decade - ha detto il ministro -, sull'allineamento dei flussi finanziari agli impegni dell'Accordo di Parigi, sull'adattamento e la mitigazione degli effetti del cambiamento climatico, sugli strumenti di finanza verde, sulla condivisione delle migliori pratiche tecnologiche, sul ruolo di ricerca e sviluppo, sulle citta' intelligenti e resilienti, le smart city. Sono stati approvati due documenti della Presidenza italiana sulle smart city e le comunita' energetiche e sulle rinnovabili offshore, e due allegati sulla povertà energetica e sulla sicurezza energetica". "Quattro mesi fa diversi paesi non volevano neppure sentire parlare di questi argomenti, ora hanno firmato - ha concluso il ministro -. C'e' stata una maturazione culturale. Non a caso, i lavori si sono aperti con le condoglianze ai delegati di Germania e Olanda per le vittime delle alluvioni".