Al G20 Ambiente di Napoli emerge la volontà di rispettare il trattato di Parigi, 15 paesi vogliono andare oltre

Al G20 Ambiente di Napoli emerge la volontà di rispettare il trattato di Parigi, 15 paesi vogliono andare oltre

Al G20 Ambiente di Napoli emerge la volontà di rispettare il trattato di Parigi, 15 paesi vogliono andare oltre


24 luglio 2021, ore 09:00

Due i nodi non risolti, se ne parlerà durante il G20 dei capi di stato e di governo, si tratta del il riscaldamento globale e del l’eliminazione del carbone dai processi produttivi

Al termine del vertice di Napoli c’è soddisfazione, anche se due punti fondamentali per la salute del pianeta restano in discussione. Così il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, in conferenza stampa al termine del G20 Ambiente di Napoli."Non c'e' nessuno dei G20 che abbia messo in dubbio l'Accordo di Parigi - ha spiegato Cingolani -.

15 PAESI VOGLIONO INCIDERE CON PIU’ FORZA SUL RISCALDAMENTO GLOBALE

Tutti hanno detto che vogliono rispettarlo. Ma 15 paesi, fra i quali Usa, Europa, Giappone e Canada, hanno detto che vogliono fare di piu': puntare a rimanere entro 1,5 gradi di riscaldamento nella decade. Cinque paesi, fra i quali Cina, India e Russia, hanno detto invece che non se la sentono di dare questa accelerata: la loro economia non consente questa scelta , e preferirebbero ribadire quanto scritto nell'Accordo di Parigi". Al G20 Ambiente ha detto ancora Cingolani, volevamo essere piu' ambiziosi sulla decarbonizzazione, ma oltre non si poteva andare oltre - ha aggiunto il ministro -. Cosi' abbiamo rinviato la decisione a un livello politico piu' alto, quello dei capi di stato e di governo".


L’ACCORDO SU 58 PUNTI NEL DOCUMENTO CONCLUSIVO

"Abbiamo comunque raggiunto l'accordo su 58 punti del documento finale - ha proseguito Cingolani -: Era la prima volta che a un G20 clima ed energia venivano trattati assieme. Qui a Napoli abbiamo negoziato due giorni e due notti di seguito, e'stata una maratona estenuante. Ma abbiamo ottenuto un accordo Senza precedenti". "Abbiamo concordato sull'accelerazione del passaggio alle energie pulite in questa decade - ha detto il ministro -, sull'allineamento dei flussi finanziari agli impegni dell'Accordo di Parigi, sull'adattamento e la mitigazione degli effetti del cambiamento climatico, sugli strumenti di finanza verde, sulla condivisione delle migliori pratiche tecnologiche, sul ruolo di ricerca e sviluppo, sulle citta' intelligenti e resilienti, le smart city. Sono stati approvati due documenti della Presidenza italiana sulle smart city e le comunita' energetiche e sulle rinnovabili offshore, e due allegati sulla povertà energetica e sulla sicurezza energetica". "Quattro mesi fa diversi paesi non volevano neppure sentire parlare di questi argomenti, ora hanno firmato - ha concluso il ministro -. C'e' stata una maturazione culturale. Non a caso, i lavori si sono aperti con le condoglianze ai delegati di Germania e Olanda per le vittime delle alluvioni".


Argomenti

  • Cingolani
  • G20 Ambiente
  • Napoli