Al via a gennaio la campagna di vaccinazioni contro il Covid, e per Natale resta la linea di rigore del governo sugli spostamenti

Al via a gennaio la campagna di vaccinazioni contro il Covid, e per Natale resta la linea di rigore del governo sugli spostamenti

Al via a gennaio la campagna di vaccinazioni contro il Covid, e per Natale resta la linea di rigore del governo sugli spostamenti


12 dicembre 2020, ore 22:39
agg. 14 dicembre 2020, ore 13:09

Il Ministro della salute, Roberto Speranza dichiara che gennaio sarà il mese dell’avvio delle vaccinazioni anti-Covid in Italia, intanto sono 19.903 i nuovi casi di coronavirus, e per Natale sono previste poche deroghe sugli spostamenti. Governo e Istituto superiore di sanità sposano la linea del rigore

Gennaio sarà il mese in cui anche in Italia partirà la campagna di vaccinazioni anti-Covid, il ministro della Salute Roberto Speranza ha spiegato durante un forum all'ANSA che la prima tranche sarà di 10 milioni di dosi, ma che il nostro Paese ha già opzionato 202.573.000 dosi. "Gennaio sarà il mese delle vaccinazioni e speriamo di partire insieme a tutti gli altri paesi Ue, ma il cuore della campagna vaccinale arriverà a primavera inoltrata perché – ha sottolineato il ministro - non basteranno solo le prime due autorizzazioni ma abbiamo bisogno anche di ulteriori autorizzazioni di vaccini, che speriamo arrivino nel più breve tempo possibile".

In attesa delle autorizzazioni

Sono due le aziende che si prevede ottengano il via libera, a breve,  dalle autorità regolatorie per i farmaci e che forniranno i vaccini anti-Covid all'Italia: Pfizer-BionTech e Moderna. Il nostro Paese ha stretto accordi anche con altre aziende, per un totale di oltre 200 milioni di dosi che sono potenzialmente sufficienti per vaccinare tutta la popolazione, ma anche conservare delle scorte. Su queste basi, ha detto il ministro Speranza, "il cuore delle vaccinazioni sarà tra la primavera e l'estate". Questa tempistica è stata confermata anche dal presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli, per il quale "entro l'estate offriremo il vaccino a tutti i residenti del Paese".

Vertice Governo-Regioni

Ed oggi in un vertice tra Governo e Regioni si è parlato della prima fornitura in "tempi rapidissimi" da parte di ogni Regione del numero dei soggetti che dovranno essere vaccinati per primi. Nella prima fase che scatterà all’inizio del nuovo anno, saranno 1,8 milioni le persone da sottoporre al vaccino, come indicato in uno schema approntato dal Commissario per l'emergenza Domenico Arcuri e che contenente i numeri indicati da tutte le Regioni sulle categorie da vaccinare con priorità: si partirà dagli operatori sanitari e sociosanitari, quindi il personale e gli ospiti delle Rsa. Secondo i numeri forniti una persona da vaccinare su tre si trova in Lazio e Lombardia. E lunedì, secondo quanto si apprende, il Commissario per l'emergenza dovrà indicare a Pfizer numero di dosi e luoghi a livello regionale dove far arrivare il vaccino. Su tutto però, ha assicurato il ministro Speranza, “prevarrà la sicurezza dei vaccini”. Quanto alla scelta di vaccinarsi dice: "abbiamo deciso per la strada della volontarietà - ha confermato - e passo dopo passo vedremo quale sarà la reazione dei cittadini, ma io sono ottimista".  

I nuovi casi di Coronavirus

Sono 19.903 i nuovi casi di Covid in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute, mentre l'incremento delle vittime in un giorno è di 649 unità, che porta il totale dall'inizio dell'emergenza a 64.036. Calano i ricoveri in terapia intensiva, -66 e quelli negli ospedali -494 ricoveri. Con 196.439 tamponi effettuati in Italia nelle ultime 24 ore, il tasso di positività è al 10,1%. Il dato è in lieve aumento rispetto a venerdì, quando era al 9,8%.

Poche le deroghe a Natale

Il governo valuta l’introduzione di deroghe per il Natale, ma prevale la linea del rigore. Deroghe potrebbero essere possibili solo per gli spostamenti tra i piccoli comuni sotto i 5mila abitanti e distanti pochi chilometri l'uno dall'altro. Sarebbe però esclusa la possibilità di spostamenti all'interno della provincia o tra una città e l'altra. Per l’esecutivo una eventuale apertura significherebbe un liberi tutti e se passa questo messaggio “ripiomberemo in una fase pericolosa a gennaio e febbraio”, ha sottolineato il Ministro della salute, Roberto Speranza che in questo è appoggiato dagli scienziati, i quali ripetono che il numero di nuovi casi e l'incidenza sono "ancora troppo alti". I numeri, secondo il presidente dell'Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro, “non ci permettono di passare dalla fase di mitigazione a quella di contenimento “. Gli fa eco il direttore della Prevenzione del ministero Gianni Rezza, il quale sottolinea che "occorre essere molto attenti e "metterci in testa di avere comportamenti adeguati per tutto questo periodo, a partire dall'indossare la mascherina pure dentro casa. Altrimenti il 2021 non inizierà con il ritorno a scuola dei ragazzi ma con la terza ondata”.


Argomenti

  • Francesco Boccia
  • Natale
  • Covid
  • Roberto Speranza
  • spostamenti