05 gennaio 2022, ore 11:00
Secondo una ricerca di Confcommercio-Imprese per l'Italia, ben 6 italiani su 10 faranno acquisti nel periodo degli scontri per una spesa complessiva che si aggirerà intorno ai 275 euro, in crescita rispetto ai 254 dello scorso anno. A pesare sugli acquisti ci saranno ancora i timori legati al covid
Dopo gli anticipi di Sicilia, Basilicata e Valle d’Aosta, si apre ufficialmente in tutta Italia la stagione dei saldi invernali. Con l’unica eccezione del Trentino Alto Adige, in tutte le regioni inizia la caccia agli sconti, per un giro d’affari che, per Confesercenti, dovrebbe aggirarsi intorno ai 4,2 miliardi di euro. Una vera e propria boccata d’ossigeno per i commercianti. Secondo l'indagine realizzata da Confcommercio-Imprese per l'Italia, il 62% degli italiani farà acquisti in queste settimane di prezzi ribassati per una spesa complessiva che dovrebbe aggirarsi intorno ai 275 euro, in crescita rispetto ai 254 dello scorso anno. I negozi di fiducia restano la prima scelta per la metà dei consumatori, che evidentemente guardano con maggiore sospetto le vendite on line, almeno per ciò che riguarda i il vestiario. Ben quattro intervistati su dieci utilizzeranno i social network per ricercare informazioni sugli articoli che intendono comprare e Instagram rappresenta quello piu' utilizzato, con il 70,3% delle preferenze
Maggiore attenzione per i prezzi
Gli articoli più richiesti saranno quelli di abbigliamento, per il 93,4% delle persone, seguiti dalle calzature, per l’84,1%, mentre gli articoli sportivi e gli accessori , nelle intenzioni d’acquisto, registreranno i maggiori incrementi rispetto all'anno scorso, rispettivamente con un + 7,7% e un +5,8%. La fase di incertezza che stiamo vivendo influenzerà pesantemente il comportamento dei consumatori. Sempre secondo lo studio di Confcommercio, tra chi non acquisterà in saldo (quasi il 40%) oltre la metà lo farà per risparmiare, mentre tra coloro che faranno acquisti aumenta la quota di chi spenderà come l'anno scorso (+4,1%). Ci sarà grande attenzione per la qualità, per il 58,4% degli intervistati, anche se mai come quest’anno le scelte saranno fortemente condizionate dai prezzi sui cartellini.
I dubbi dei commercianti
La ricerca analizza anche l’approccio dei commercianti alla stagione dei saldi. Per il 60,4% degli intervistati le cose non cambieranno molto rispetto al 2021, in sostanza non si aspetta un assalto ai negozi e variazioni nel giro d’affari, ma solo una piccola minoranza si mostra molto pessimista sugli incassi. Pesano anche i questo casi i timori legati al covid. Anche per ovviare a questo il 42,7% delle imprese intervistate farà ricorso all'e-commerce, il 26,7% di queste intensificando le vendite online.
Il Trentino alto Adige
Come detto, l’unica regione dove non scatteranno i saldi sarà il Trentino Alto Adige. Qui si seguiranno approcci diversi. Nella provincia autonoma di Trento saranno i negozianti a decidere liberamente i periodi degli sconti e in 'Alto Adige si partirà in alcune zone l'8 gennaio mentre in diversi Comuni turistici bisognerà attendere il 5 marzo.