Al via oggi la 17esima edizione della Festa del cinema di Roma, film d’apertura Il colibrì di Francesca Archibugi con Favino nel cast
13 ottobre 2022, ore 21:30
Pierfrancesco Favino in conferenza stampa su Il Colibrì: "Chi vedrà questo film in sala si sentirà meno solo".
Si alza oggi il sipario sull’edizione numero 17 della Festa del cinema di Roma che, come vi avevamo annunciato, quest’anno si prepara a cambiare pelle e identità tornando alla dimensione competitiva del concorso internazionale che aveva abbandonato nel 2013.
FESTA DEL CINEMA DI ROMA 2022, IL MENU’
Si chiama Progressive Cinema – Visioni per il mondo di domani, un Concorso internazionale composto da 16 titoli, senza distinzione tra film di finzione, documentari e film in animazione che si propone come obiettivo quello di intercettare nuovi autori in grado di tracciare il sentiero del futuro dell'audiovisivo. Un’idea fortemente voluta dalla nuova direzione artistica capitanata da Paola Malanga, giornalista e critica cinematografica. Oltre al concorso, sono state create altre sezioni, come ad esempio Freestyle che ospiterà titoli di formato, durata e stile liberi, dalle serie ai videoclip, dai film alla videoarte, e una sezione dedicata ai Best of 2022, che accoglierà invece alcuni tra i migliori titoli della stagione provenienti da altri festival internazionali. Nell’edizione 2022 della Festa c’è spazio anche alla storia del cinema italiano, con la proiezione di alcune pellicole restaurate come L'anatra all’arancia di Luciano Salce del 1975, La grande abbuffata di Marco Ferreri del 1973 e anche Il ladro di bambini di Gianni Amelio. Ma ci sono anche i titoli in anteprima nella sezione Grand Public come il film La stranezza di Roberto Andò con Toni Servillo, Il principe di Roma di Edoardo Falcone e anche l’ultima fatica di Michele Placido L’ombra di Caravaggio, con Riccardo Scamarcio nel cast. Cresce l’attesa anche per il nuovo film di Steven Spielberg The fabelmans, che sarà presentato in anteprima nazionale il 19 ottobre nell’ambito di Alice nella Città, sezione autonoma della Festa. Inoltre in coda al Festival saranno proiettati anche i primi due episodi della quarta stagione di Boris, che arriverà in streaming su Disney Plus il prossimo 26 ottobre.
IL COLIBRI’ DI FRANCESCA ARCHIBUGI, LA TRAMA
Nella sezione Grand Public, c’è anche l’atteso film Il colibrì firmato da Francesca Archibugi, proiettato questa mattina come film d’apertura di questa edizione. Nel cast Pierfrancesco Favino, Benedetta Porcaroli, Kasia Smutniak, Laura Morante e Nanni Moretti. La pellicola, tratta dall’omonimo romanzo di Sandro Veronesi, racconta la vita di Marco Carrera (Pierfrancesco Favino), narrata tramite i ricordi dell'uomo in un percorso di vita che parte dai primi anni '70. Mentre si trova al mare, un Marco ragazzino conosce una sua coetanea, Luisa Lattes, una bambina bellissima e dal temperamento particolare. È amore a prima vista e anche se i due non avranno mai modo di stare insieme. Ma, dal momento che solo gli amori impossibili durano per tutta la vita, Marco resterà per sempre innamorato di lei. La sua compagna di vita sarà, invece, un'altra donna, Marina, con cui dopo il matrimonio andrà a vivere nella Capitale e dalla quale avrà una figlia, Adele. L'uomo dovrà tornare, però, a Firenze, a causa di un'esistenza che lo sottoporrà a dure prove, che cercherà di superare grazie all'aiuto di Daniele Carradori, lo psicoanalista della moglie. Il dottore insegnerà a Marco come affrontare i cambiamenti, soprattutto quelli del tutto inaspettati, nella sua vita.
IL COLIBRI’, LA RECENSIONE IN ANTEPRIMA
Intenso, trattenuto, intimo, struggente e molto elegante. Un affresco di memorie, pennellate con grande grazia e rispetto da una Francesca Archibugi che torna in grande stile, con un film corale che racconta la vita di alcuni personaggi, intrappolati nei sentimenti, nelle paure e nelle passioni. Una telefonata e lo scorcio di una spiaggia che resta immobile sullo sfondo, senza essere toccata dallo scorrere del tempo che invece plasma i corpi e i volti dei protagonisti. Un cast in stato di grazia dove svettano su tutti l'intramontabile Favino e Kasia Smutniak nella sua migliore interpretazione. Risate a scena aperta per un Nanni Moretti che ripristina la sua maschera inconfondibile in un ruolo che gli calza a pennello. Una messa in scena che a tratti sembra ricordare vagamente La famiglia di Ettore Scola. Un caleidoscopio di emozioni che si conclude col silenzio, e un ritmo sostenuto che non pesa quasi mai sullo spettatore. Peccato forse la terza parte un pò troppo lenta e verbosa, ma nel complesso il film arriva dritto al cuore e lancia tante riflessioni, in modo particolare sui sentimenti umani che spesso vengono raccontati con troppa banalità.
IL COLIBRÌ, LA CONFERENZA STAMPA
Nella conferenza stampa di presentazione del film d'apertura prende la parola Pierfrancesco Favino. "Mi piace questa mascolinità inedita di Marco che non è incentrata sul sesso. Chi vedrà questo film in sala si sentirà meno solo." Poi è la volta dell'autore del romanzo Sandro Veronesi che si è detto molto soddisfatto della trasposizione cinematografica. "È il racconto della Borghesia vista con rispetto è pietà, senza alcun tipo di critica! Francesca (Archibugi) era perfetta per questo tipo di narrazione." La regista poco dopo ha speso parole sul tema dell'eutanasia, uni degli argomenti del film. "Speriamo di poter decidere noi in un futuro non troppo lontano come morire, questo è l'auspicio del film"