Alan Friedman a RTL 102.5: «Ad Arcore Berlusconi mi ha mostrato la stanza “bunga bunga”, nient’altro che una sala da pranzo in sui si svolgevano cene eleganti»

Alan Friedman a RTL 102.5: «Ad Arcore Berlusconi mi ha mostrato la stanza “bunga bunga”, nient’altro che una sala da pranzo in sui si svolgevano cene eleganti»

Alan Friedman a RTL 102.5: «Ad Arcore Berlusconi mi ha mostrato la stanza “bunga bunga”, nient’altro che una sala da pranzo in sui si svolgevano cene eleganti»


17 febbraio 2023, ore 10:13

Alla luce dall’assoluzione di Silvio Berlusconi dall'accusa di falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari nel processo Ruby ter, Alan Friedman è stato ospite di ‘Giletti 102.5’ in compagnia di Massimo Giletti e Luigi Santarelli.

A RTL 102.5, durante ‘Giletti 102.5’, il giornalista e scrittore statunitense Alan Friedman ha commentato la sentenza del tribunale di Milano che ha assolto Silvio Berlusconi e gli altri 28 imputati del processo Ruby ter. «Fra il 2014 e il 2015 sono andato ad Arcore una decina di volte. Convinsi Berlusconi a raccontare la storia della sua vita per un libro e il documentario “My way”. Mi ha sempre parlato dell’accanimento giudiziario nei sui confronti. Mi ricordava che lui era una vittima», racconta Friedman a RTL 102.5. «Arcore è una Disneyland di ricchezza. Berlusconi mi ha mostrato la sua galleria artistica e i suoi trofei. Mi ha mostrato anche la stanza del “bunga bunga”, nient’altro che una sala da pranzo. Mi ha spiegato la storia di Gheddafi ma ha chiarito che in quella sala si svolgevano solo le cene eleganti», continua.

Nel corso dell’intervista a RTL 102.5, Alan Friedman esprime anche il suo pensiero sulla sentenza del tribunale di Milano che ha assolto Berlusconi dall'accusa di falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari. «Penso che Berlusconi sia stato assolto per via del sistema giudiziario italiano. Per gli italiani il vero verdetto cambia in base all’idea che si sono fatti a riguardo. Il Paese è spaccato, c’è chi pensa che l’assoluzione sia giusta e chi pensa che sia colpevole e assolto solo per una questione di procedura. Nel mondo si parla ancora tanto di Silvio Berlusconi, prima per le dichiarazioni su Putin e Zelensky e ora sul caso Ruby. A livello internazionale Berlusconi è considerato il primo Trump, un populista originale. È un personaggio che non ha sempre fatto bene all’immagine dell’Italia ma che sarà sempre considerato un personaggio unico».

Durante ‘Giletti 102.5’, il giornalista si esprime anche sull’attuale situazione politica in Italia: «Credo che l’Italia non sia un Paese abituato al concetto di “fair play”. Dobbiamo riconoscere che attualmente il PD sta vivendo una crisi esistenziale, non si capisce quale parte del PD vincerà. C’è una parte che vuole reinventarsi come partito di centro-sinistra e una parte che vuole fondersi con Giuseppe Conte e i grillini. A prescindere che vinca Bonaccini o Schlein, non cambia il fatto che il PD sia un partito diviso che deve decidere cosa vuole fare da grande». E sul presidente del consiglio Giorgia Meloni aggiunge: «Siamo in un clima in cui a Giorgia Meloni non conviene che il Governo vada contro Berlusconi. Però, alla fine, alla Meloni non importa ciò che riguarda Berlusconi, piuttosto deve tenere d’occhio Salvini».


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