Alessandra Todde a RTL 102.5: “Sono favorevole al voto online così che tutti possono contribuire alla vita della propria regione anche se lontani”

Alessandra Todde a RTL 102.5: “Sono favorevole al voto online così che tutti possono contribuire alla vita della propria regione anche se lontani”

Alessandra Todde a RTL 102.5: “Sono favorevole al voto online così che tutti possono contribuire alla vita della propria regione anche se lontani”


29 febbraio 2024, ore 09:32

La neoeletta presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, è stata ospite su RTL 102.5 in compagnia di Enrico Galletti, Giusi Legrenzi e Massimo Lo Nigro.

«Sono state giornate bellissime e molto intense; sono felice di essere utile alla mia isola. Mi occuperò immediatamente di sanità. In Sardegna, il 16% dei sardi non si cura perché non ha i soldi per poterselo permettere, e questo è gravissimo e condanna questa isola a restare indietro rispetto a quelle che sono le condizioni di dignità normali. Dobbiamo dare un segnale forte e lavorerò per trovare dei meccanismi per incentivare i medici di base, pediatri e medici ospedalieri e soprattutto affinché le persone possano sentirsi prese in carico. Un'altra cosa: la Sardegna è sotto una speculazione eolica e fotovoltaica molto importante ed è successo perché la giusta precedente non ha definito le regole fondamentali per dire come e dove fare questi impianti. Siccome paesaggio e ambiente sono non negoziabili per la Sardegna, è necessario trovare delle aree idonee e definire delle regole. Un'altra cosa che farò subito è mettere in cantiere delle riforme per dare alla regione degli strumenti per potersi governare meglio. Quindi tante cose, ma soprattutto ascoltare quelle che sono le priorità dei sardi».

LA PRIMA PRESIDENTE DONNA IN SARDEGNA

«Sono orgogliosa di essere la prima donna presidente dopo 75 anni di autonomia ed è veramente importante dimostrare che si può rompere questo tetto di cristallo anche nelle istituzioni. Io credo che l'alleanza fra Movimento 5 Stelle e PD sia riuscita a governare i territori e ad amministrare. In Abruzzo andrò in maniera convinta a fare campagna elettorale. È poi necessario che i territori rispecchino i problemi ed è quindi importante lavorare su un progetto politico che possa premiare gli elettori. Io credo che i sardi abbiano premiato la modalità di vederci coesi e uniti, una coalizione che ha portato credibilità e coerenza rispetto a un elettorato progressivo, e lo stesso deve essere fatto in Abruzzo».

ELLY SCHLEIN E GIUSEPPE CONTE

«Schlein e Conte li ho avuti per festeggiare dopo che i numeri ci hanno dato la concretezza delle elezioni; il fatto di aver festeggiato insieme per me è stato importante. Ciò che non volevo è trasformare la Sardegna in un contesto nazionale; ha necessità di essere trattata in maniera puntuale per i problemi dei sardi. La Sardegna non è un laboratorio e i sardi non sono cavie. La cosa che ha funzionato bene in Sardegna è che abbiamo deciso che la ricchezza è nella diversità ed è lo stesso percorso da fare su scala nazionale. Dobbiamo perseguire nel disegno complessivo quello che ci unisce e i temi comuni, poi è chiaro che ci siano delle differenze. La cosa importante è non considerare subalternità; siamo partner con pari dignità e allo stesso tempo lavorare su un progetto forte che possa convincere gli elettori, anche a livello nazionale».

IL VOTO AI FUORISEDE

«L'ho messo nel mio programma, penso sia necessario valorizzare i sardi che sono all'estero e nel resto dell’Italia e che vogliono partecipare in modo attivo alla vita della regione. Una cosa che vorrei fare in termini di continuità per gli studenti fuorisede è attivare degli aiuti sociali, mi piacerebbe che il biglietto aereo per uno studente costi come un treno. Sul voto sono favorevole al fatto che si possa votare online e mi piacerebbe anche per le prossime tornate estenderlo alla Sardegna, così che tutti possono contribuire alla vita della propria regione anche se lontani».

I MANGANELLI DI PISA

«Quello che è successo a Torino è una cosa vergognosa. Credo che vada riconosciuto il grande lavoro delle forze dell'ordine e attacchi come quelli di Torino non sono tollerabili. Ciò che ha colpito di Pisa è che si trattava dei ragazzi, in quel caso si è esagerato».

GIORGIA MELONI

«Ciò che mi ha infastidito della Meloni è che è venuta in Sardegna per fare cabaret, è stata molto arrogante, non ha parlato dei problemi dei sardi, ha svilito l'antifascismo che è il cardine della nostra Costituzione, io lo rivendico. Conosco bene la storia e ciò che mi preoccupa sono certi atteggiamenti e modalità, che si discuta ancora sulla legge sull'aborto, che ci siano certi atteggiamenti verso la libertà di stampa, non mi piace dare per scontato che i diritti siano acquisiti».

BRIATORE

«Su Briatore ho risposto ad una domanda di un giornalista dicendo che, se affermazione fosse vera, è un problema solo di Briatore, noi ne faremo a meno. La Sardegna ha bisogno di imprenditori che credono nella Sardegna. È un atteggiamento che non capisco perché penso che chi viene in Sardegna deve confrontarsi in maniera leale con chi governa»


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