04 gennaio 2025, ore 16:46 , agg. alle 17:08
La decisione sulla decadenza di Alessandra Todde spetta comunque al Consiglio regionale. Da Forza Italia la richiesta di un passo indietro
Sono legittimata ad andare avanti: lo ribadisce la governatrice della Sardegna, Alessandra Todde, all’indomani della batosta ricevuta dalla Corte d’appello. Dopo la dichiarazione di decadenza da consigliera regionale, che potrebbe costarle anche la carica di presidente della Regione, e una sanzione di 40mila euro oggi Todde si dice “serenamente al lavoro”, l’atto arrivato ieri farà il suo percorso, lei ribadisce di aver messo tutto in mano agli avvocati ribadendo fiducia nella magistratura ma anche nel suo comitato elettorale dopo che sotto la lente sono finite proprio le spese sostenute nella campagna per il voto che l’ha portata sullo scranno più alto della regione. Quindi la strada del ricorso, i tempi non saranno brevi, così pure quelli della politica. Il provvedimento passerà per la giunta delle elezioni e poi arriverà nell’aula del palazzo consiliare, nel frattempo Todde dice di aver sentito Schlein e Conte e di avere il pieno supporto dei suoi.
I PUNTI CONTESTATI
Il provvedimento in dieci pagine elenca in totale sette contestazioni. Tra queste c'è una fattura intestata alla allora candidata del M5s, datata 11 gennaio 2024, relativa alle spese Enel per un importo di 153,16 euro che riguarda il locale in via Sidney Sonnino 223 a Cagliari, preso in affitto come sede elettorale. Fattura che però, come riscontrato dai componenti del collegio, non è stata depositata tra gli atti prodotti. Ma anche il fatto che "non risulta essere stato aperto un conto corrente dedicato esclusivamente alla raccolta dei fondi".
IL PRESSING DELLE OPPOSIZIONI
La decisione sulla decadenza di Alessandra Todde spetta comunque al Consiglio regionale, l'ordinanza è già sul tavolo ma è probabile che, in vista dell'impugnazione, la giunta per le elezioni voglia attendere l'esito dei ricorsi annunciati dalla stessa governatrice e dei suoi legali. Nel frattempo però di fronte alla posizione di Todde, decisa ad andare avanti col suo lavoro, Pietro Pittalis, deputato di Forza Italia e segretario regionale della Sardegna parla del rischio che gli atti futuri della presidente Todde possano essere dichiarati illegittimi in caso la sua decadenza divenisse definitiva e per questo chiede un suo passo indietro: Stante la decadenza, infatti, ostinarsi a proseguire in tale incarico comporterebbe inevitabilmente l'adozione di provvedimenti illegittimi, con gravi ripercussioni non solo sulla correttezza dell'azione di governo, ma soprattutto sui cittadini. La Sardegna rischia di perdere tempo e opportunità.