Alessia Pifferi condannata all'ergastolo
13 maggio 2024, ore 16:15 , agg. alle 16:25
Lasciò morire di stenti la figlia Diana di 18 mesi, abbandonata a casa da sola per 6 giorni nel luglio del 2022
Alessia Pifferi è stata condannata all'ergastolo per aver lasciato morire di stenti la figlia Diana di 18 mesi, abbandonata a casa da sola per 6 giorni nel luglio del 2022. Lo ha deciso oggi la Corte di Assise di Milano. I giudici hanno escluso l'aggravante della premeditazione che le veniva contestata insieme a quelle dei futili motivi e dell'aver commesso il fatto nei confronti della figlia minorenne. La 37enne è stata anche condannata al risarcimento dei danni in via previsionale a favore delle parti civili: 20mila euro per la sorella Viviana Pifferi, 50mila euro per la madre, Maria Assandri. A pena espiata, inoltre, sarà sottoposta a un regime di libertà vigilata per tre anni. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 90 giorni. La difesa aveva chiesto l'assoluzione, sostenendo che la donna non avesse intenzione di uccidere la piccola: "Fu abbandono di minore". All'arringa del legale della donna, Alessia Pontenani, aveva replicato il pm Francesco De Tomasi, chiedendo l'ergastolo. La difesa della donna ha annunciato che ricorrerà in appello. "È una sentenza giusta, la prima tappa per l'accertamento della verità. Ci ho creduto sempre e con questo verdetto hanno riportato al centro del processo la vittima". Così il pubblico ministero Francesco De Tommasi, che ha aggiunto: "Ho visto una donna che ha recitato una parte, mi aspettavo l'ergastolo". La madre e la sorella di Alessia hanno invece definito la sentenza giusta, rifutando categoricamente ogni attenuante avanzata dalla difesa. "Spero che adesso Diana possa volare via in pace" ha detto la sorella.