Alessio dopo Amici 15, La cosa più bella? Aprire il mio cuore
03 maggio 2016, ore 09:00
agg. 04 maggio 2016, ore 10:16
Il ballerino dei Bianchi dopo aver perso con Alessio traccia il suo bilancio a RTL.it
E l'avreste mai detto che quel ballerino con lo sguardo magnetico - anche Sabrina Ferilli gli ha fatto i complimenti - in realtà fino a pochi mesi fa era timido e non parlava con nessuno? E' quello che abbiamo scoperto di Alessio La Padula, 19enne di Eboli che ha perso al ballottaggio ad "Amici 15" contro l'altro ballerino favorito alla vittoria Ale dei Blu. "E' stata come fosse una finale di ballo", ha detto Alessio. "Ora mi aspettano lo stage a New York e il tour con Emma ma tra le cose più belle che Amici mi ha dato è stata quella di aprirmi, aprire il mio cuore e condividere le mie emozioni con gli altri".
La tua uscita è stata all'insegna delle emozioni, cos'è successo?
La quinta puntata per me è stata una vera e propria finale per la danza. Ho visto tutti piangere e questo vuol dire che ad ognuno di loro ho lasciato qualcosa. Il tutto poi - per chi ha vissuto come me in studio queste emozioni - è ampliato e amplificato e per questo quello rimarrà un momento magico per me.
Onore alle armi al tuo sfidante Ale?
Quella tra me e lui, secondo me, era una finale possibile e giusta. Senza nulla togliere a Gabriele che è bravissimo e un ottimo ballerino. Ognuno di noi ha le sue caratteristiche e quella con Ale è stato davvero un testa a testa.
Elisa ha scritto di te: "Hai un grande dono che ti ha salvato molte volte, proteggilo e portalo in alto"...
Mi sono confidato molto con lei dentro Amici e a lei ho raccontato tutto di me. Il dono della danza è vero che mi ha salvato in molti momenti bui della mia vita. Studiavo a Lione poi ho dovuto smettere per motivi economici, ho mangiato per un mese intero solo a cena o a pranzo, non ce l'ho fatto e sono tornato, pensavo di aver deluso le persone a me care, mi sono rinchiuso in camera per sei mesi ed è stata mia madre a spingermi a fare i provini ad Amici. Io inizialmente non volevo neanche andare. Il mio secondo dono è la mia famiglia appunto che ha sempre creduto in me: mia mamma e i miei fratelli.
Perché sei andato ai casting?
Non saprei dirtelo ma col senno di poi penso di aver preso la decisione più giusta soprattutto per il percorso che ho fatto. Da ragazzo timido, chiuso mi sono aperto e ho mostrato il vero Alessio. Quando sono entrato ho avuto subito la consapevolezza che chiudermi, mettermi in un angolo e rimuginare non mi avrebbe portato a nulla. Perciò ho sfidato me stesso davanti alle telecamere e con la danza.
Ed è andata bene?
Benissimo! A giugno vado per tre settimane nella città dei miei sogni a New York per uno stage nella famosa compagnia di danza Parsons Dance ma potrei anche rimanerci per tre anni o cinque anni chissà... E poi sarò in tour a settembre e ottobre con quella che per me è una delle cantanti italiane più brave: Emma.
Ti definisci un "ex ragazzo timido", qual è stato il tuo percorso ad oggi?
Avevo paura di parlare con le persone se non al di fuori dei componenti della mia famiglia e dei tre miei amici più stretti. Non parlavo neanche con i fratelli di mia madre proprio per le mie difficoltà ad aprirmi. Forse tutto questo è stato causato anche dal fatto che mio padre è andato via di casa quando ero piccolino. Ma è grazie ad Amici che mi sono aperto finalmente, non saprei dirti il perché e come questo sia successo ma è successo. Adesso penso che la cosa più bella che ci sia è parlare con le persone e raccontarsi.
La quinta puntata per me è stata una vera e propria finale per la danza. Ho visto tutti piangere e questo vuol dire che ad ognuno di loro ho lasciato qualcosa. Il tutto poi - per chi ha vissuto come me in studio queste emozioni - è ampliato e amplificato e per questo quello rimarrà un momento magico per me.
Onore alle armi al tuo sfidante Ale?
Quella tra me e lui, secondo me, era una finale possibile e giusta. Senza nulla togliere a Gabriele che è bravissimo e un ottimo ballerino. Ognuno di noi ha le sue caratteristiche e quella con Ale è stato davvero un testa a testa.
Elisa ha scritto di te: "Hai un grande dono che ti ha salvato molte volte, proteggilo e portalo in alto"...
Mi sono confidato molto con lei dentro Amici e a lei ho raccontato tutto di me. Il dono della danza è vero che mi ha salvato in molti momenti bui della mia vita. Studiavo a Lione poi ho dovuto smettere per motivi economici, ho mangiato per un mese intero solo a cena o a pranzo, non ce l'ho fatto e sono tornato, pensavo di aver deluso le persone a me care, mi sono rinchiuso in camera per sei mesi ed è stata mia madre a spingermi a fare i provini ad Amici. Io inizialmente non volevo neanche andare. Il mio secondo dono è la mia famiglia appunto che ha sempre creduto in me: mia mamma e i miei fratelli.
Perché sei andato ai casting?
Non saprei dirtelo ma col senno di poi penso di aver preso la decisione più giusta soprattutto per il percorso che ho fatto. Da ragazzo timido, chiuso mi sono aperto e ho mostrato il vero Alessio. Quando sono entrato ho avuto subito la consapevolezza che chiudermi, mettermi in un angolo e rimuginare non mi avrebbe portato a nulla. Perciò ho sfidato me stesso davanti alle telecamere e con la danza.
Ed è andata bene?
Benissimo! A giugno vado per tre settimane nella città dei miei sogni a New York per uno stage nella famosa compagnia di danza Parsons Dance ma potrei anche rimanerci per tre anni o cinque anni chissà... E poi sarò in tour a settembre e ottobre con quella che per me è una delle cantanti italiane più brave: Emma.
Ti definisci un "ex ragazzo timido", qual è stato il tuo percorso ad oggi?
Avevo paura di parlare con le persone se non al di fuori dei componenti della mia famiglia e dei tre miei amici più stretti. Non parlavo neanche con i fratelli di mia madre proprio per le mie difficoltà ad aprirmi. Forse tutto questo è stato causato anche dal fatto che mio padre è andato via di casa quando ero piccolino. Ma è grazie ad Amici che mi sono aperto finalmente, non saprei dirti il perché e come questo sia successo ma è successo. Adesso penso che la cosa più bella che ci sia è parlare con le persone e raccontarsi.
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