Aline la voce dell'amore, un biopic ben fatto sulla vita della grande Celine Dion
24 gennaio 2022, ore 15:36
Il film, diretto e interpretato dalla francese Valerie Lemercier, racconta le origini, il talento e la storia d'amore della pluripremiata artista canadese
Aline, la voce dell'amore
Negli ultimi anni, abbiamo assistito alla trasposizione cinematografica della vita di diversi grandi artisti, Freddy Mercury ed Elthon John su tutti. Aline, la voce dell'amore si inserisce in questa scia seppur cambiando i nomi dei personaggi reali. Celine Dion, sullo schermo, diventa infatti Aline Dieu, ma la vita è in tutto e per tutto quella della pluripremiata cantante canadese, che tanto successo ha avuto anche negli Stati Uniti e in Europa. La regista, l'attrice francese Valerie Lemercier, oltre a dirigere il film, ha dato il volto ad Aline e ha realizzato un'opera assolutamente godibile.
Dalle origini umili al grande successo
Il film racconta l'infanzia di Aline-Celine nel Quebec. Ultima di 14 fratelli, nata in una famiglia umile di musicisti che amano esibirsi tutti insieme. La voce della piccola di casa. però, si fa riconoscere da subito come qualcosa di eccezionale ed è la madre a coltivare l'immenso talento della figlia, scrivendole la prima canzone. Fondamentale è l'incontro con il manager Guy-Claude (in realtà Rene Angelil), che diventerà mentore di Aline e poi, nonostante 26 anni di differenza, amante, fidanzato e marito. I due avranno anche tre figli e la loro, seppur inizialmente avversata dalla madre della cantante, sarà una storia d'amore eccezionale, recisa brutalmente nel 2016 da un tumore, che porta via Guy-Claude.
Una vita eccezionale
Dal film, in cui le canzoni aiutano la narrazione ma non la cannibalizzano, emerge il ritratto di una donna che, seppur milionaria, ha mantenuto un saldo contatto con le proprie origini e non ha mai escluso la famiglia dal proprio successo. Aline viene rappresentata come una lavoratrice instancabile e meticolosa, quasi sconnessa dalla realtà, come ben dimostra la scena in cui si trova a camminare per Las Vegas come se vedesse la città e la gente comune per la prima volta. Una donna che ha voluto fortemente la storia d'amore con il marito e i figli, nonostante i problemi di concepimento. E, soprattutto, che ha dovuto sopportare il dolore della perdita di Guy-Claude, per il quale continua, ancora oggi a cantare. In occasione del quinto anniversario della scomparsa di Rene Angelil, la vera Celine Dion ha pubblicato un post sui social scrivendo di pensarlo ancora ogni giorno. Difficile immaginare che sarebbe diventata quello che è oggi senza l'incontro fortunato con il manager. Una chicca: pare che ad Aline-Celine, My hearth will go on, colonna sonora di Titanic, successo planetario e canzone vincitrice di un Oscar, al primo ascolto non fosse per niente piaciuta.