Alla Maratona di Verona anche trentadue atleti israeliani con disabilità visive, tra sport e inclusione
19 novembre 2024, ore 19:00
Tra le migliaia di partecipanti, anche la delegazione di atleti israeliani ebrei, musulmani, cristiani e drusi
Un appuntamento annuale, giunto alla sua 23esima edizione: è la Maratona di Verona, a cui hanno partecipato migliaia di persone, tra cui 32 atleti israeliani ebrei, musulmani, cristiani e drusi con disabilità visive, a cui si sono aggiunti tre maratoneti ucraini, similmente affetti da disabilità del sistema visivo. La delegazione di paratleti, di età compresa tra i 20 e i 65 anni, è stata promossa da ALEH, associazione israeliana impegnata in progetti per l'empowerment di persone con disabilità visive di ogni età, etnia e religione, con il supporto della Comunità ebraica di Verona e dell’Ambasciata d’Israele in Italia.
LA VISITA DELLA CITTÀ
Scortati dalle forze di sicurezza italiane, i maratoneti hanno potuto visitare la sinagoga di Verona e hanno partecipato a un giro guidato della città, concepito come un’esperienza principalmente tattile. “Siamo un gruppo di pari: è questa la nostra forza" ha spiegato Alon Shub, fondatore e direttore del gruppo Eye Contact, uno dei principali progetti di ALEH. "Siamo esposti alle stesse sfide, ma sappiamo che, supportandoci a vicenda, possiamo non solo vincere le difficoltà, ma anche raggiungere nuovi obiettivi. Il nostro gruppo, aperto a chiunque, comprende persone provenienti da ogni segmento della società israeliana - ebrei, musulmani, cristiani, drusi e non religiosi" ha spiegato, aggiungendo che quel piccolo gruppo nato a Gerusalemme nel 2017, oggi è una rete estesa a quattro città israeliane. La maratona di Verona ha rappresentato un'esperienza splendida per i paratleti, ma non solo. Sono stati 62 in totale, infatti, i corridori arrivati da israele. Prossimo obiettivo, partecipare alla maratona di Roma.
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