25 aprile 2022, ore 21:00
La Banca centrale europea lancia l'allarme. Gentiloni: "Serve risposta coordinata dell'Ue"
Un'anticipazione del bollettino economico della Banca centrale europea suona l’allarme sulle difficoltà che le famiglie devono affrontare a causa dell’aumento dei prezzi del gas e dell’energia. Molte di esse, infatti, sono costrette ad attingere ai loro risparmi per attutire l'impatto che i prezzi più elevati dell'energia hanno sui consumi. Gli economisti della banca centrale valutano l'impatto dei maggiori costi energetici sui consumi: i rincari, spiegano, hanno "implicazioni distributive significative, che richiedono misure mirate di politica fiscale". Lo studio indica tre possibili strade per fronteggiare la situazione, ovvero la riduzione degli acquisti di altri beni, l’utilizzo dei risparmi e l'aumento del reddito. All'interno del rapporto si legge inoltre che i rincari partiti dopo l'estate hanno "soffocato" le attese finanziarie delle famiglie, pesando quindi sui loro piani di spesa. Da segnalare infine che l’impatto economico interessa le famiglie in maniera differenziata. A parità di aumento assoluto della spesa energetica, infatti, la riduzione del risparmio è inversamente correlata al reddito della famiglia e circa cinque o sei volte maggiore per le famiglie nel quintile più basso della relativa distribuzione del reddito a quelli del quintile superiore. Dall'analisi emerge che solo il 20% della popolazione più ricca non ha cambiato, o ha cambiato in modo limitato, la propria propensione agli acquisti.
Gentiloni: "Serve risposta coordinata dell'Ue"
L'impatto che i prezzi più elevati dell'energia hanno sui consumi ha "implicazioni significative" rispetto alle quali servono azioni coordinate per evitare impoverimento, aumento di tensioni sociali e crollo della domanda. In una lettera ai 27 paesi Ue il commissario europeo agli affari economici e monetari Paolo Gentiloni, come risposta alla guerra in Ucraina e all'impatto sui prezzi dell'energia, ha chiesto coordinamento nelle azioni sull'iva e sull'imposte indirette all'energia. Gentiloni sostiene che una risposta coordinata dell'Ue sia l'essenza della tutela del mercato unico e che questa permetta di evitare ulteriori divergenze tra gli stati membri, ricordando inoltre come diversi stati abbiano abbassato iva e imposte sull'energia nei mesi scorsi e rimarcando i tre principi politici alla base dell'azione Ue: l'efficacia, la coerenza rispetto agli obiettivi energetici e l'equità. "La commissione non prevede, per il momento, ulteriori revisioni del quadro fiscale dell'Ue per rispondere all'attuale crisi", chiarisce Gentiloni, ricordando che la normativa applicabile è la nuova direttiva sull'iva, le cui disposizioni sono in vigore dal 6 aprile 2022.