Allarme di Assoutenti e Federcarrozzieri , la crisi del Mar Rosso fa crescere i prezzi, mancano ricambi e aumentano i furti d’auto

Allarme di Assoutenti e Federcarrozzieri , la crisi del Mar Rosso fa crescere i prezzi, mancano ricambi e aumentano i furti d’auto

Allarme di Assoutenti e Federcarrozzieri , la crisi del Mar Rosso fa crescere i prezzi, mancano ricambi e aumentano i furti d’auto   Photo Credit: foto agenzia fotogramma.it


28 gennaio 2024, ore 08:00

Mancano pezzi di ricambio, ma aumentano i furti su commissione delle auto, l’allarme viene lanciato da Assoutenti e Federcarrozzieri, colpa della crisi del Mar Rosso, l’Rc auto può crescere del 5%

La crisi nel Mar Rosso, con i ribelli Houthi yemeniti che sparano sulle navi commerciali occidentali, costringono gli armatori a cambiare rotta per portare le merci verso l’Europa. Tra le conseguenze, oltre all’aumento dei prezzi, c’è anche quello della mancanza di pezzi di ricambio. Ed è da qui che parte l’allarme di Assoutenti e Fedrcarrzozzieri per la ricambistica per le automobili che comincia a scarseggiare. La situazione della carenza dei pezzi di ricambio porta ad un forte aumento dei furti su commissione, ma anche al rischio di una stangata sui costi delle polizze Rc auto. In particolare per l'associazione dei consumatori la situazione potrebbe comportare un aumento delle tariffe assicurative del 5% con una maggiore spesa da 635 milioni di euro per gli automobilisti. "I ritardi nelle consegne della componentistica per le auto e dei pezzi di ricambio legati alle difficoltà nei trasporti nell'area del Mar Rosso determinano a danno dei consumatori non solo aumenti diretti, ma anche rincari indiretti” spiega il presidente Gabriele Melluso “La carenza di componenti e ricambi sul mercato, infatti, da un lato rischia di causare un incremento dei costi delle riparazioni delle auto incidentate, dall'altro un aumento di furti di autovetture nelle città italiane, che possono riguardare anche solo singoli pezzi delle macchine, come già avvenuto nel 2022 a seguito dello scoppio della guerra in Ucraina e della conseguente crisi dell'automotive. Ciò comporterà inevitabilmente una escalation dei costi in capo alle compagnie di assicurazioni che saranno scaricati sui consumatori attraverso un incremento delle tariffe Rc auto, già rincarate a fine 2023 del +7,8% su base annua".


L’allarme di Federcarrozzieri

Se i prezzi della Rc auto potrebbe salire fino al 5%, i carrozzieri si dicono preoccupati per i tempi delle consegne dei pezzi di ricambio che con la crisi in atto si sono allungati, secondo Federcarrozzieri, fino a 60 giorni per alcune case automobilistiche. "Numerose componenti delle automobili oggi in circolazione, infatti, viaggiano su nave e non possono essere sostituiti da pezzi prodotti negli stabilimenti europei” dichiara il presidente Davide Galli “E' il caso, in particolare, dei cosiddetti laminati, ossia cofani motore, parafanghi, portiere, parti di scocca della carrozzeria, ecc. In assenza di tali elementi, il processo di riparazione si interrompe, poiché l'auto che ne è sprovvista non può circolare in sicurezza". Secondo una indagine condotta da Federcarrozzieri tra i propri associati, al momento le case automobilistiche che presentano maggiori problemi con la fornitura di pezzi di ricambio sono Dr, MG, Lynk & Co, SsangYong, Nissan e Renault, e i tempi di attesa per la consegna dei ricambi alle carrozzerie variano da un minimo di 15 giorni a un massimo di 60 giorni. "Se la situazione non tornerà in breve tempo alla normalità assisteremo ad una impennata dei costi degli autoricambi a cui si aggiunge la questione dei furti su commissione: in questi giorni sempre più automobili arrivano nelle nostre autocarrozzerie depredate di pezzi come parafanghi, marmitte, specchietti, fanali, e altre componenti essenziali".



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