Allarme di Eurostat e Confartigianato, l'Italia è prima nell'Unione per la quota di ragazzi Neet
27 maggio 2023, ore 08:00 , agg. alle 11:00
I Dati Eurostat hanno messo in evidenza come i ragazzi italiani siano al vertice della classifica europea tra i Neet, il Sud è maglia nera
L'Italia è un Paese di Neet. La conferma è certificata dai dati Eurostat sui giovani under 30 che non studiano e non lavorano. Un record che rende poco onore al nostro paese, ma che trova riscontro nel fatto che dopo la pandemia diventa sempre più difficile per i giovani, ragazzi e ragazze, uscite dal mondo della scuola, trovare un posto di lavoro. Purtroppo questa è una tendenza che si protrae da anni. Confartigianato ha lanciato un grido d’allarme parlando di uno "spreco assurdo", soprattutto per quel Made in Italy che per continuare ad essere apprezzato nel mondo ha bisogno anche di giovani con ottime competenze. competenze. Il governo cerca di porre rimedio con gli impegni contenuti anche nel Pnrr e i nuovi piani contro la dispersione scolastica.
I dati Eurostat
Gli ultimi dati Eurostat sui giovani parlano chiaro. I ragazzi italiani inattivi sono il 17,7% del totale e il dato è il più altro tra i Ventisette Paesi dell’Ue. Per quanto riguarda le ragazze, il dato sale al 20,5% e sono seconde in Europa dopo le romene. Guardando i numeri, si nota come l’Italia sia ben lontana dalla media europea che si attesta nei maschi al 10.5% e nelle femmine al 13,1%. A livello europeo, i giovani che non studiano e non lavorano è passato dal 16% del 2012 all'11,7% del 2022. Per Bruxelles l’obiettivo è quello di ridurre al 9% i Neet entro il 2030. Alcuni Paesi hanno già raggiunto questo target come Paesi Bassi (4,2%) e Svezia (5,7%), Malta (7,2%), Lussemburgo (7,4%), Danimarca (7,9%), Portogallo (8,4%), Slovenia (8,5%), Germania (8,6%) e Irlanda (8,7%): Per l’Italia e i Paesi dell'Est Europa il traguardo è ancora molto lontano.
L’allarme di Confartigianato
Nel leggere i dati, Confartigianato parla di numeri in aumento se vengono presi in considerazione anche i trentenni. Nel nostro Paese nel complesso i giovani che non lavorano e non studiano sono il 19%. Ovvero 1,6 milioni di ragazzi e ragazze. Con forti disparità sulla cartina geografica. Le migliori offerte di lavoro secondo Confartigianato arrivano dalla Lombardia, poi Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna e Trentino Alto Adige. Mentre ad arrancare nelle retrovie sono Molise, Sardegna, Calabria e Basilicata.