
Allarme medici di famiglia, mancano sempre più e i giovani non scelgono la professione Photo Credit: agenziafotogramma.it
04 marzo 2025, ore 14:00
I dati sulla crisi della medicina generale sono contenuti nel rapporto Gimbe
Mancano oltre 5.500 medici di medicina generale e sempre più cittadini faticano a trovare un medico di famiglia, soprattutto nelle grandi regioni. A fronte di migliaia di pensionamenti - 7.300 entro il 2027 - il numero di giovani medici che scelgono questa professione continua a diminuire. Lo indica il rapporto della Fondazione Gimbe. Dall'analisi emerge inoltre che nel 2024, in particolare, non sono state assegnate il 15% delle borse di studio per medici di famiglia, con punte di oltre il 40% in 6 regioni. Il tutto mentre l'invecchiamento della popolazione aumenta i bisogni di assistenza: gli over 80 sono triplicati in 40 anni e più della metà sono affetti da due o più malattie croniche.
Come mai mancano i medici di famiglia?
Le ragioni, secondo quanto si legge nel rapporto, sono legate a una programmazione inadeguata che non ha garantito il ricambio generazionale in relazione ai pensionamenti attesi, ma che ha a che fare anche con lo scarso appeal che la professione di medicina generale esercita sui laureati. Sempre meno giovani scelgono infatti di specializzarsi. Il tutto mentre la popolazione italiana invecchia. Il risultato è che è sempre più complicato trovare un medico vicino casa, con conseguenti rischi per la salute, soprattutto per anziani e persone fragili
Pochi medici per troppi assistiti
Il 51,7% dei medici di medicina generale è sovraccarico di assistiti, con oltre 1.500 pazienti a testa. In pratica i 37 mila medici di base hanno in carico oltre 51 milioni di assistiti. L'analisi del Gimbe sottolinea che si passa dai 1.100 pazienti per medico del Molise ai 1.548 della Provincia autonoma di Bolzano. Quest'ultima precede Veneto (1.546 pazienti in media per ogni medico di famiglia), Lombardia (1.529) e Friuli-Venezia-Giulia (1.460). Davanti a Molise si piazzano la Basilicata, penultima con 1.119 assistiti, e la Sicilia, terzultima con 1.161 unità. La crisi riguarda sicuramente le aree densamente popolate, come quelle delle grandi città, ma è drammatica nelle aree desertificate come le campagne, le aree montane e quelle a bassa densità abitativa dove i bandi per il reclutamento dei medici di base vanno spesso deserti. Secondo la Fondazione Gimbe, il rapporto ottimale sarebbe di un medico ogni 1200 assistito. Ma l'obiettivo sembra difficile, se non impossibile da raggiungere.