Allarme scuole, oltre 250 crolli dal 2013 ad oggi
03 aprile 2019, ore 11:00
E' quanto risulta dal Rapporto di Save the Children e Cittadinanzattiva
Allarme per l'edilizia scolastica: dal 2013 ad oggi ci sono stati oltre 250 crolli e oltre la metà degli edifici è stata costruita prima del 1970. I dati sono contenuti nel Rapporto, presentato oggi alla Camera, di Save the Children e di Cittadinanzattiva che chiedono che venga presentata e discussa dal Parlamento una proposta di legge organica che completi e riordini tutta la normativa. Il patrimonio edilizio scolastico italiano è composto da 40.151 edifici attivi, di proprietà di Comuni, Province e Città metropolitane. Ben 22mila sono stati costruiti prima del 1970. Solo il 53,2% possiede il certificato di collaudo statico, mentre il 53,8% non ha quello di agibilità/abitabilità. Circa 4 milioni e mezzo di studenti tra i 6 e i 16 anni vivono in province totalmente o parzialmente rientranti in aree con una pericolosità sismica alta o medio-alta, nelle quali si trovano 17.187 edifici scolastici, pari al 43% del totale. Nell'anno scolastico 2017-2018 vi è stato un record di crolli e distacchi di intonaco, ben 50 registrati dalla stampa locale. Mentre dall'inizio dell'anno scolastico in corso la stampa riporta 47 crolli, uno ogni 3 giorni. L'insicurezza delle scuole ha provocato, a partire dal 2001, 39 giovanissime vittime. Tra loro, i 27 bambini della scuola "Francesco Iovine" di San Giuliano di Puglia (Campobasso), che morirono il 31 ottobre 2002 durante il terremoto che colpì la Puglia e il Molise, e Vito Scafidi, morto il 22 novembre 2008 a seguito del crollo di un controsoffitto nel Liceo "Darwin" di Rivoli (Torino).
"Serve una legislazione che possa integrare e riordinare l'attuale normativa, frammentaria e incompleta", ha detto Raffaela Milano, Direttrice Programmi Italia-Europa di Save the Children, "e mettere finalmente al centro il diritto dei bambini a una scuola sicura in senso strutturale e antisismico, ma anche confortevole e priva di barriere architettoniche, e il diritto delle famiglie a una piena informazione sulla condizione degli edifici che i loro figli frequentano. Soltanto garantendo supporto tecnico agli enti locali proprietari delle scuole nel realizzare gli interventi necessari, chiarendo le responsabilità di tutte le istituzioni coinvolte e considerando la cultura della prevenzione un obiettivo formativo nei curricoli scolastici", ha concluso Raffaella Milano , "sarà possibile garantire che tutti possano imparare e lavorare in luoghi sicuri".