Allerta massima in Israele per un possibile attacco dall'Iran. Hamas, "i colloqui a un punto morto"

Allerta massima in Israele per un possibile attacco dall'Iran. Hamas, "i colloqui a un punto morto"

Allerta massima in Israele per un possibile attacco dall'Iran. Hamas, "i colloqui a un punto morto"   Photo Credit: Agenzia Fotogramma.it


04 aprile 2024, ore 19:15

Preoccupa la possibile rappresaglia di Teheran per il raid israeliano su Damasco, che ha colpito l'ambasciata iraniana. Intanto World Central Kitchen chiede un'indagine indipendente sui suoi operatori

La possibile rappresaglia di Teheran per il raid di lunedì scorso su Damasco, in cui è stata colpita l’ambasciata iraniana, mette in allerta Israele. “Ci aspettano giorni complessi” ha detto il comandante dell’intelligence militare Aharon Haliva. “Da quasi sei mesi siamo pronti a tutti gli scenari” ha ribadito il portavoce dell’esercito Daniel Hagari. "Le forze dell'Idf - ha spiegato - ogni dichiarazione del nemico viene presa in considerazione". Il Paese ha aggiunto ha attiva una "protezione su più livelli e con aerei in cielo 24 ore su 24 per molto tempo". Da subito Teheran aveva annunciato vendetta per l’uccisione del comandante delle guardie rivoluzionarie. Secondo il quotidiano israeliano Haaretz si temono attentati nelle ambasciate di Tel Aviv all'estero, oltre ad attacchi con droni e missili direttamente dall'Iran, dal Libano o dalla Siria. Motivo per cui, da questa mattina, l'Idf avrebbe attivato il disturbo del gps in tutto il Paese.

I COLLOQUI A UN PUNTO MORTO

Intanto resta alta la polemica per l’uccisione dei 7 volontari di World Central Kitchen nel corso di un raid su Gaza, mentre portavano aiuti umanitari. L’ong ha chiesto un’indagine indipendente e terza. Inchiesta chiusa invece sul fronte israelano. A spiegarlo, ancora Hagari. "Credo che dopo averla presentata agli ambasciatori dei Paesi interessati e al personale della Wck, presto la pubblicheremo in modo chiaro e trasparente", ha detto. Tutto fermo invece sul fronte negoziati. “Sono ad un punto morto” ha detto Osama Hamdan, rappresentante di Hamas a Beirut, addossando tutta la responsabilità ad Israele. "Il primo ministro israeliano Netanyahu pone ancora ostacoli a un accordo e non è interessato al rilascio degli ostaggi israeliani" ha affermato ad Al Jazeera un altro esponente di Hamas. 


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